Dall’Ail un’apparecchiatura per l’esame del colon retto

BELLUNO. Nuove apparecchiature all’ospedale di Belluno. Sono state donate dall’Ail, l’associazione contro le leucemie guidata da Carmen Mione. «Ad oggi abbiamo stanziato circa 90 mila euro per l’Usl...

BELLUNO. Nuove apparecchiature all’ospedale di Belluno. Sono state donate dall’Ail, l’associazione contro le leucemie guidata da Carmen Mione. «Ad oggi abbiamo stanziato circa 90 mila euro per l’Usl 1», sottolinea la Mione che prosegue: «40 mila li abbiamo dati per l’acquisto dell’apparecchiatura per l’esame del linfonodo sentinella nei tumori al seno, 27 mila euro per uno strumento per rendere sempre più efficiente e meno invasivo l’esame del colon-retto all’interno della prevenzione contro i tumori dell’intestino, ed infine abbiamo messo 23 mila euro per conferire l’incarico ad uno psicologo all’interno dell’unità operativa di Psicologia ospedaliera. Ma non è ancora finita, contiamo infatti di fare entro l’anno altre donazioni», dice Mione.

L’apparecchiatura che andrà ad arricchire la strumentazione della Gastroenterologia del San Martino «ci era stata chiesta dallo stesso primario, Germanà. Per lui era importante avere questo strumento e così abbiamo deciso di assecondare la sua richiesta per rendere più efficiente il reparto», spiega la presidente dell’Ail che tiene a precisare come «ogni anno abbiamo a disposizione circa 200 mila euro raccolti con le varie iniziative dell’associazione e il 5 per mille e di questi, oltre ai 5.500 euro che versiamo alla nostra associazione nazionale, la metà vanno per aiutare le famiglie dei malati per poter pagare loro l’alloggio durante l’intervento di trapianto e altro dei loro cari nei vari ospedali specializzati. Poi aiutiamo la pediatria di Feltre. Un grande lavoro che l'Ail riesce a fare perché ci crede grazie soprattutto ai tanti volontari che vi operano».

Mione si dice molto contenta anche dell’attivazione del reparto di oncoematologia attivato di recente al san Martino, «che può accogliere tre posti letto per i pazienti di rientro dalle cure specialistiche».

La presidente parla poi della nuova figura che andrà a supportare l’unità operativa di Psicologia ospedaliera. «Un elemento importante per garantire tra medico, infermiere e malato il supporto migliore per avere un reparto funzionale. Questo si aggiunge alla psicologa che come Ail garantiamo ai pazienti e che è a carico nostro. Insomma, vogliamo che gli ospedali di Belluno e Feltre siano all’avanguardia e garantiscano le cure migliori a chi soffre». (p.d.a.)

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