Dall’Ascom c’è il no alle ultime novità sul transito in centro

«I cittadini faticano a capire la complicata viabilità e molti non possano più per paura di sbagliare»

FELTRE. L'Ascom dice no alla chiusura del traffico in centro nei fine settimana ed è scontro con il Comune.

Si definisce «sconcertata» la Consulta Confcommercio cittadina, che si è riunita d'urgenza dopo aver incontrato il sindaco martedì e ieri ha diramato una nota in cui esprime «ferma e assoluta contrarietà, in considerazione dei disagi già creati dalla nuova viabilità e del perdurare del momento di crisi che neanche i saldi in corso riescono a mitigare. Questa viabilità è sbagliata, doveva essere studiata in maniera diversa, meno penalizzante e più fruibile da parte dei cittadini».

Una presa di posizione netta quella dell'associazione di categoria dei commercianti rappresentata a Feltre da Guido Pante e a livello provinciale da Luca Dal Poz.

«I cittadini faticano a capire la nuova e complicata viabilità e molti non passano più per il centro per paura di sbagliare», attacca Confcommercio. «In quest'ottica di difficoltà, chiudere il centro nel fine settimana (preludio a una chiusura definitiva) disorienterebbe ancor di più le persone, spostando di fatto l'interesse verso l'esterno. L'amministrazione dopo un lungo percorso ha scelto la soluzione del senso unico, non capiamo perciò la necessità di cambiare ulteriormente senza lasciare del tempo alle persone per abituarsi, anziché creare ulteriori penalizzazioni».

Gli operatori commerciali non capiscono la convenienza della scelta e «alcune attività hanno espresso già la volontà di spostarsi fuori dal centro», afferma l'Ascom, che ritiene il comportamento dell'amministrazione «scorretto, in quanto altre modifiche rispetto al senso unico sarebbero state prese comunque dopo un congruo periodo di prova» e «poco trasparente» per non essere stata «mai coinvolta direttamente, pur avendo sempre dato la disponibilità a collaborare. Prendere decisioni così importanti, che possono potenzialmente influire in modo negativo sul commercio cittadino senza essere interpellati, ci lascia sconcertati». E ancora: «Mettere in difficoltà le attività commerciali in un periodo così duro economicamente non è di certo segno di lungimiranza da parte dell'amministrazione», rincara la dose la Consulta. «Se poi tale infausta decisione viene presa millantando una straordinaria presenza di persone a Feltre, basta vedere quanto viene pubblicato in internet e sui social per capire che questa non è la realtà delle cose», aggiunge l'Ascom. «Come più volte ribadito, chiudere una o più strade anche nei fine settimana, deve essere il punto di arrivo e non di partenza di un percorso che porti al rilancio turistico della città. Le strade chiuse vanno riempite con manifestazioni qualificate, accompagnate precedentemente da azioni di marketing pubblicitario che le sostengono. Una chiusura a sé stante non serve a nulla, non richiama gente, crea solo disagi e malcontenti da parte della clientela, spostandola verso altre città più appetibili dove la promozione ha seguito un percorso più professionale rispetto al nostro». (sco)

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