Dalle Sorgenti del Piave la staffetta di 352 alpini
BELLUNO. Avevano tempo fino al 31 marzo per proporsi come podisti alla Marcia dei Cent’Anni in programma sabato e domenica dal Peralba a Cortellazzo e organizzata dall’Ana e dall’Asd “Marcia del Piave” di San Donà di Piave, come preludio alla 90ª Adunata Nazionale degli Alpini che si terrà a Treviso dal 12 al 14 maggio. Un’iniziativa voluta per promuovere la conoscenza del territorio sotto il profilo paesaggistico e storico, valorizzare il recupero dei monumenti dedicati alla memoria dei Caduti e portare a tutta la popolazione un messaggio di pace e fratellanza.
Aldo Vidotto, che cura l’organizzazione, conferma che sono 352 i tesserati Ana. iscritti e in regola con le norme assicurative che copriranno le 27 tappe previste. Giovani e meno giovani, di età compresa tra i 30 e i 70 anni, formeranno le singole staffette, da un minimo di 10 podisti a un massimo di 30, e alcuni copriranno anche più di una tappa.
Saranno 13 le frazioni che toccheranno il territorio bellunese, con 20 podisti alla partenza al rifugio Sorgenti del Piave a Sappada (metri 2.037). Le ricognizioni effettuate dicono che il percorso è al momento agibile, ma se interverranno nevicate il via sarà spostato a Cima Sappada, da dove poi la corsa, non competitiva, si svolgerà con qualsiasi condizione atmosferica.
Sia i corridori, sia gli accompagnatori, porteranno tutti magliette uguali, anche per dare alla manifestazione un’immagine unitaria e coordinata. Presso ogni monumento, lapide o cippo in ricordo dei Caduti posto lungo il percorso è prevista da parte dei podisti una brevissima sosta, di circa 10 secondi, mentre cerimonie più lunghe, con presenza dei vessilli Ana e deposizione di corone d’alloro (63 in tutto), saranno effettuate presso sacrari, cimiteri e monumenti più importanti, anche se non posti proprio lungo il percorso.
Gli appuntamenti con la memoria nella nostra provincia saranno ai monumenti ai Caduti di Sappada, S. Pietro di Cadore, Campolongo, Lozzo, Calalzo, Sottocastello, Perarolo, Ospitale, Castellavazzo, Longarone, Polpet, Cavarzano, Limana, Trichiana, Vas e Scalon, nonché al Cimitero Lobetti Bodoni di S. Stefano, al Ponte degli Alpini e al Ponte Vecchio a Belluno, al sacrario di Mel, alle lapidi e al cippo Martiri della Libertà di Lentiai, al cimitero militare di Quero e alla Madonnina del Piave di Caorera
Gli atleti scatteranno alle 6.45 dalle Sorgenti del Piave, dove per interessamento del capogruppo Ana di Sappada Pietro Bonanni è stato portato un pennone per l’alzabandiera alto 10 metri, e percorreranno in circa 69 minuti la prima frazione di 12,1 km fino alla chiesa di Sappada. Qui riceveranno il cambio (ore 7.54) dai podisti della seconda frazione, che copriranno i 12,3 km fino a Santo Stefano di Cadore (chiesa, ore 9.09).
La prima delle più importanti cerimonie ufficiali da parte della delegazione sarà a S. Stefano, con un reverente omaggio in località “Collarè” al cimitero monumentale dedicato al Sottotenente Adriano Lobetti Bodoni, morto ventenne sul Roteck il 4 agosto 1915, e inaugurato il 27 agosto 1923.
Da Santo Stefano partirà (ore 9.09) la terza frazione, di circa 58 minuti, fino al centro di Lozzo (ore 10.07), passando in luoghi segnati dalla grande Guerra, in particolare Tre Ponti e Ponte Nuovo, che videro transitare lunghe colonne di militari e civili in fuga prima di essere distrutti ai primi di novembre 1917. La quarta frazione raggiungerà Sottocastello (ore 11.25), dove sarà onorato il locale monumento ai Caduti del 1919, il primo della provincia di Belluno. La quinta e sesta frazione porteranno rispettivamente a Macchietto (12.19) e a Longarone (13.37), dove la ritirata della nostra IV Armata incontrò enormi difficoltà ed ebbe 10 mila prigionieri a causa dell’aggiramento subito a opera del Magg. Sproesser e del Ten. Rommel lungo la Val Cellina e il corso del Vajont.
Con la settima e ottava frazione si arriverà a Belluno, dove il cambio avverrà al Ponte Vecchio (ore 15.47), in un luogo fortemente segnato dai sabotaggi imposti un secolo fa dalla nostra ritirata. La nona frazione toccherà poi Trichiana (ore 16.46), la decima Lentiai (ore 17.44) l’undicesima Caorera (ore 18.39), la dodicesima Vas (ore 19.21). Da qui partirà l’ultima frazione in territorio bellunese, che arriverà alle ore 20.18 a Valdobbiadene, dove atleti ed accompagnatori sosteranno per la notte dando vita a una grande festa con canti e immagini della Grande Guerra.
Domenica 7 si ripartirà alla volta di Cortellazzo, passando da Vidor, San Michele, Maserada, Fagarè, Zenson, Fossalta di Piave, Musile, San Donà di Piave ed Eraclea. Si raggiungerà infine in auto San Donà di Piave, dove, verso le 19.30, ci sarà l’ammaina bandiera che concluderà la marcia alla presenza di autorità, podisti, organizzatori della marcia e cittadini.
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