Dallo sciacallo alle libellule nel numero di “Frammenti”

La rivista
Sciacallo dorato, invertebrati, archeologia locale e molto altro sono i contenuti della decima edizione della rivista “Frammenti”, il periodico a una cadenza annuale che approfondisce la conoscenza dell’immenso patrimonio naturale delle Dolomiti e Prealpi bellunesi.
In questo numero, un articolo di Luca Lapini (responsabile della sezione faunistica dell’Università di storia naturale di Udine), mette in risalto il successo riproduttivo dello sciacallo dorato nelle zone del Comelico. È la prima volta che, dopo varie segnalazioni sulle sue comparse, viene ripercorsa la sua storia attraverso le foto-trappole che hanno consentito di vedere anche i piccoli dell’animale. «Questo significa che la specie si sta affermando», spiega Cesare Lasen, coordinatore scientifico di “Frammenti”, «ed è una presenza che diventa da sporadica a stabile. Questo è un buon segnale per l’ambiente».
Scendendo verso valle, Lorenzo Bonometto porta il contributo sullo scenario riguardante le libellule montane, indagate nel corso di decine di anni di studio sugli ambenti umidi della zona del Cadore. I fattori che hanno causato la perdita di specie riguardano prevalentemente gli interramenti e prosciugamenti attuati o spontanei, le sistemazioni idraulico-forestali, le introduzioni di pesci, gli effetti indotti dai rimboschimenti.
Con l’articolo di Francesco Vettorazzo, la rivista pone anche la sua attenzione sul mondo degli invertebrati, vale a dire farfalle, coleotteri e libellule che popolano il Parco. Gli studiosi hanno stilato un elenco di 128 specie di farfalle diurne, di cui 106 all’interno dei confini del Parco.
Questa tendenza è confermata anche nella parte riservata a Marialuisa Dal Cortivo, in cui si prende in esame il monitoraggio condotto nel biennio 2013-2014 sui coleotteri: questa analisi ha permesso di individuare 96 specie, tra queste, due risultano inedite per la regione Veneto, cinque per la provincia di Belluno e 59 costituiscono nuove segnalazioni per il territorio del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi.
Interessanti anche le nuove ricerche archeologiche in valle di Sant’Agapito (Cesiomaggiore), con approfondimento a cura di Chiara D’Incà, Flavio Cafiero, Jan Gavino Pozzobon e Anna Benato; rimanendo nell’argomento, Maurizio Alfieri illustra la scoperta del sito archeologico di Cima Gogna, oltre a un excursus sulla storia delle ricerche geologiche nelle Dolomiti. —
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