Dall’oro europeo al Giro delle Mura. Crippa sarà la stella della gara di Feltre
Sabato sera nel segno del trionfatore a Monaco.
Fondamentali l’amicizia con Isidoro De Bortoli e l’affetto per la città. Slongo: «Troverà tutto il calore dei tifosi»
FELTRE. Dal tetto d’Europa al Giro delle Mura. Il re dei 10000 metri (e bronzo nei 5000) ai campionati Europei di atletica leggera Yeman Crippa correrà sabato a Feltre. Lo ha annunciato lui stesso domenica sera ai microfoni della Rai subito dopo aver firmato l’impresa sulla pista dell’Olympiastadion di Monaco che gli è valsa la medaglia d’oro, con la bandiera tricolore sulle spalle, intervistato da Elisabetta Caporale che gli ha chiesto i prossimi piani: «Adesso un po’ di relax, poi la gara a Feltre. Poi riposerò e preparerò la prossima stagione». Una bella vetrina promozionale, per il Giro delle mura, che sarà la prima uscita ufficiale per Crippa dopo l’Europeo.
Ad assistere alla gara dal vivo sulle tribune dello stadio tedesco c’erano anche alcuni amici feltrini, in primis Isidoro De Bortoli, insieme all’ex sindaco Paolo Perenzin e all’appassionato di atletica, nonché atleta, Roberto Marchet, mentre a tifare da casa davanti alla televisione c’era tutta Feltre, a cominciare proprio dal presidente del Giro delle mura Gianpietro Slongo: «Sono felice per lui, è una splendida persona. A Feltre ha tanti amici e sarà bello riaverlo qui. È stato bravo. Ha fatto la gara, aveva voglia di vincere e ha vinto», commenta Slongo, che è pronto ad accoglierlo, da campione europeo. «Tutto il gruppo che si impegna per il Giro delle mura è felice per Yeman, che è una persona squisita, sempre disponibile».
Sono stati 10000 metri entusiasmanti domenica sera, con il venticinquenne trentino di origini etiopi, portacolori delle Fiamme Oro e allenato da Massimo Pegoretti, autore di una volata negli ultimi 300 metri con un’imperiosa rimonta sul norvegese Zerei Mezngi. «Questa è la mia gara, più dei 5000 dove ero stato bronzo. Qui potevo giocarmela meglio, sono molto contento, per la mia famiglia, il mio allenatore, i miei fisioterapisti, senza dimenticarsi la mental coach e l’osteopata», ha detto alla Rai nell’analisi a caldo della corsa.
«Non volevo tirare la seconda metà di gara, ho cercato uno strappo ma erano tutti lì, allora mi sono infilato dietro, anche perché sulla volata potevo dire la mia. Forse ho guardato troppo il francese, poi ho visto che non ne aveva, il primo stava andando via e l’ho ripreso io. Ho esultato come Marcell Jacobs per mostrare i muscoli, ma non ci sono...».
Adesso Feltre lo aspetta per festeggiarlo. Portato dall’amico Isidoro De Bortoli, viene per amicizia e per il grande affetto che ha per la città, il Giro delle mura e i suoi volontari. «Voglio ringraziarlo», esordisce De Bortoli. «La speranza è che ci sia tanta gente, soprattutto giovani che vogliono avere stimoli nello sport ed esempi da seguire. Yeman è diventato quello che è grazie a tantissimi sacrifici, suoi e della sua famiglia»
La manifestazione verrà presentata giovedì alle 18 all’auditorium Canossiano e nell’occasione verrà presentato anche il libro “La corsa oltre le mura” sulla storia del Giro delle mura.
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