Danneggia l’auto della ex nel park della discoteca: in aula non tutto coincide

BELLUNO. Danneggia la macchina all’ex morosa. Ma siamo sicuri che sia stato davvero Thomas Cantoni? Perché ieri pomeriggio si sono sentite versioni diverse, in tribunale. I danni sarebbero stati provocati il 3 luglio 2016 vicino al locale notturno J’Adore di Salce, di sicuro l’imputato si è opposto a un decreto penale di condanna a una multa di 22 mila 500 euro. In accordo con il difensore Mariangela Sommacal ha preferito affrontare il processo davanti al giudice Riposati.

La proprietaria della Opel Corsa ha spiegato in aula di essersi accorta dei danni solo una volta tornata a casa e di aver pensato subito al suo ex fidanzato. Sommacal le ha chiesto come mai abbia aspettato alcuni mesi, prima di andare a presentare una querela per danneggiamento aggravato e la risposta è stata che aveva bisogno di trovare un testimone. Il fidanzato dell’epoca, invece, ha detto di «aver visto di persona Cantoni prendere in mano un accendino e rigare cofano e tettuccio, prima di prendere a calci e pugni la portiera sinistra, cioè quella rivolta verso la strada». Erano presenti anche delle persone, alcune note e altre, che preferiscono non comparire.

A differenza della parte offesa, l’uomo ha dichiarato che dopo essere arrivato con Cantoni è entrato nel locale per cercare la ragazza e avvertirla di quello che era appena successo. Ci sarebbe stato anche uno sguardo d’intesa con un paio di amici. La proprietaria del veicolo non avrebbe voluto presentare subito una querela, ma dopo diverso tempo si è f atta convincere e i due sono andati in questura a dettarla. C’è più di qualcosa che non coincide e i pericoli molto concreti sono quelli di cadere nella falsa testimonianza o addirittura nella calunnia, cioè il reato che commette chi denuncia qualcuno, pur sapendo che è innocente.

Manca solo un testimone della difesa, che sarà sentito nell’udienza del 20 marzo. Seguiranno discussione e sentenza di primo grado. —

Gigi Sosso