Danni alle strade per 50 milioni. Vernizzi: sulla 251 una corsia aperta per Natale

Il numero uno della società della Regione traccia un bilancio dell’eccezionale evento meteo e delle sue conseguenze 

BELLUNO

Ammontano a ben 50 milioni i danni a ponti e strade provocati dal maltempo in provincia di Belluno. Lo conferma Silvano Vernizzi, numero uno della società Veneto strade, anticipando che lungo la provinciale 251 della Val di Zoldo, bloccata in questi giorni da una frana, sarà aperta per Natale una sola corsia per consentire il transito a senso unico alternato.

C’è chi sostiene che i danni, questa volta, sono superiori a quelli di Vaia. Lei è dello stesso parere?

«Quasi ci siamo. In alcune realtà le conseguenze del maltempo sono state disastrose. Ci siamo trovati davanti ad una situazione complessa: la neve sopra i 1500 metri, addirittura oltre i due metri e mezzo di spessore e a quote più basse delle valanghe d’acqua».

L’esito più pesante di questa emergenza?

«Senz’altro la frana di Mezzocanale, sulla 251. Sono caduti almeno 2000 metri cubi di sassi, alcuni inamovibili se non verranno fatti esplodere, e poi terra e fango, nonché piante. Una piccola apocalisse».

Lei ha dato 20 giorni di tempo per liberare la strada. Sono questi i tempi?

«I tempi saranno probabilmente più dilatati, perché quella strada, oltre che a pulirla, dobbiamo anche metterla in sicurezza. In ogni caso posso anticipare l’impegno di Veneto strade ad aprire almeno una corsia per Natale, in modo da consegnare alle popolazioni della Val di Zoldo una via d’uscita che sia tranquillamente percorribile».

Sarà, immaginiamo, una carreggiata a senso unico alternato.

«Evidentemente sì, perché l’altra carreggiata servirà per contenere eventuali ulteriori distacchi dal versante. Quella, purtroppo, è una montagna che si muove. Non sappiamo ancora che cosa ci sia là sopra di pericolante, ma dal basso si vedono altri sassi».

Quindi, quali saranno i tempi di conclusione del cantiere?

«Ritengo che si andrà sino al mese di gennaio, ma ci vorrà ancora più tempo per stabilizzare il versante franoso. Quindi bisogna avere un po’ di pazienza perché si tratta di lavori molto delicati».

Il sindaco De Pellegrin di Val Zoldo sostiene che la 251 non potrà essere sicura fino a che non sarà messa al riparo con la costruzione di gallerie paramassi.

«Non ha tutti i torti, vedremo che cosa si potrà fare. Quelle gallerie costano molto e le risorse dobbiamo trovarle».

I 3400 abitanti della valle ieri sono rimasti isolati per alcune ore a causa di una slavina sul passo Staulanza. In poco tempo avete liberato la strada. È stato un intervento impegnativo?

«Senz’altro sì. L’intervento è stato rapidissimo, proprio per evitare che si creassero situazioni di emergenza».

Non è possibile aprire i passi Duran e Cibiana?

«Finchè nevica no. Si tratta di strade molto strette con forti rischi valanghivi. Inoltre, ci sono frane pregresse».

Per alcuni giorni è rimasta isolata anche Cibiana. La frana sulla strada 347 rimane. Quando la metterete in sicurezza?

«La strada attualmente lo è, altrimenti non l’avremmo aperta. Sulla frana interverremo non appena il meteo ce lo consentirà».

Presumibilmente avverrà in primavera. Contemporaneamente all’esecuzione dei cantieri per la ristrutturazione del ponte sul Boite e del raccordo di Venas?

«I tempi potrebbero essere questi».

Quanti uomini avete schierato sul fronte delle valanghe?

«Circa 200 persone. 90 sono uomini nostri, gli altri sono collaboratori di 15 imprese esterne. I cantieri si contano a decine. In Alpago ce ne sono di importanti, perché gli smottamenti e le frane qui sono molto pericolosi. Per fortuna, però, non siamo stati costretti a chiudere la viabilità».

Un altro fronte è quello di Auronzo e Misurina.

«Può ben dirlo. Ci sono stati momenti in cui i nostri uomini stavano perdendo la pazienza perché avevano alle spalle le auto di turisti che incalzavano. Liberare la strada della Val d’Ansiei dalla neve è stata un’operazione molto complessa. Debbo ringraziare sempre i miei uomini».

Nel tardo pomeriggio di ieri dopo un grandissimo lavoro è stato riaperto il passo Cibiana, mentre per oggi è prevista l’apertura del Duran. —

© RIPRODUZIONE RISERVATA
 

Argomenti:veneto strade

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi