Danza: gli allievi della Biennale incantano Belluno

Una compagnia di 22 danzatori ha riempito il palcoscenico del Teatro Comunale
Un momento dello spettacolo di danza
Un momento dello spettacolo di danza
BELLUNO.
Una compagnia di 22 danzatori ha riempito il palcoscenico del Teatro Comunale, venerdì sera, protagonista di "Babilonia - Terzo Paradiso". Giovani tra i 19 e i 24 anni, provenienti da diverse parti del mondo, che vantano una solida formazione e preparazione in quanto allievi della Biennale della Danza di Venezia diretta da Ismael Ivo.

La serata è stata organizzata da Arteven Circuito Teatrale Regionale, con la collaborazione della Fondazione Teatri delle Dolomiti.

All'aprirsi del sipario misteriose figure si muovono incerte nella nebbia, sembrano uscite dalle illustrazioni della Divina Commedia di Dorè, ma il paesaggio cambia quando si avvia una corsa circolare accompagnata da musica tecno e suoni ossessivi e inquietanti. Improvvisamente la luce: fra bianche pareti rocciose è una danza di fughe, di lotte, di scontri, di approcci con l'altro... una coppia, due coppie, una parte o tutto il cast, mentre un'altra musica si fa avanti, arie barocche e la voce di Cecilia Bartoli. Babilonia si ispira all'idea di confusione, mescolanza di linguaggi, di culture, di civiltà. «L'arte della danza - afferma il coreografo - serve per ricordarci che ci vengono a mancare alcuni valori naturali a cui non siamo più abituati, come la condivisione, l'amicizia e la familiarità. L'essere umano, nonostante i progressi tecnologici, rischia di dover affrontare il pericolo di uno stato vicino all'estinzione. Noi, come nuovi dinosauri, siamo prigionieri della confusione e ci troviamo a lottare costantemente per ritrovare la capacità di comunicare».

Ma proprio dalla mescolanza di lingue si alza un rassicurante volo di farfalle, presagio di un futuro migliore.

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