Daverio assessore a Belluno. E a Lodi
Paolo Gamba gli affida la delega alla cultura, il collega lombardo (Pd) lo aveva fatto lunedì. «Il suo ruolo è aprirci al mondo»
BELLUNO. Tutti lo cercano, tutti lo vogliono. Si potrebbe quasi dire: il Daverio conteso. Lo vogliono a Lodi, lo vogliono a Belluno. Lo annunciano come assessore, in entrambi i Comuni. È la coda, curiosa, delle campagne elettorali a Lodi e Belluno. Cos’è successo? Tutto inizia lunedì, quando Carlo Gendarini, candidato sindaco a Lodi, annuncia che affiderà la delega alla cultura al noto critico d’arte, docente e giornalista. Ieri Paolo Gamba fa lo stesso. Che ci fossero dei contatti con Daverio è vero, e ne siamo stati testimoni quando abbiamo trascorso la “giornata con il candidato”, venerdì scorso.
Ieri, dunque, Gamba ha dato la comunicazione ufficiale. Nel frattempo Carlo Gendarini annunciava dal suo profilo facebook una conferenza stampa con Daverio, in programma per oggi. E rispondeva, a precisa domanda sempre via social network, che «Daverio sarà assessore solo a Lodi».
La professionalità di Daverio è indubbia. In passato è stato assessore a Milano e Palermo. Ora se lo contendono in due. L’uno, Paolo Gamba, di centrodestra. L’altro Carlo Gendarini, supportato dal Pd e da liste civiche. Per sapere come andrà a finire bisogna attendere il ballottaggio di domenica.
Intanto la notizia del Daverio conteso ieri ha fatto il giro della città. «Philippe Daverio mi ha dato la sua disponibilità a fare da assessore a Belluno», spiega Paolo Gamba quando gli si domanda se sapesse che aveva già promesso il ruolo a Lodi. «E in ogni caso non ci vedo nessun problema nel fatto che lui faccia l’assessore in due Comuni: a Belluno sarebbe affiancato da una persona del luogo, e il suo ruolo qui sarebbe quello di farci conoscere nel mondo, di aprirci le porte verso l’Italia e l’Europa».
La scelta di affidare la delega alla cultura a Daverio, da parte del candidato sindaco Gamba, nasce con questo obiettivo: «Dare valore aggiunto per la valorizzazione della città». Daverio conferma: «Mi sento bellunese visto che ho sposato una bellunese e voglio valorizzare Belluno, che ha un grande potenziale artistico e culturale inespresso. Voglio trasformarla nella Asolo del 2021».
Daverio e Gamba hanno già le idee chiare sui progetti da fare. «Va completamente rivoluzionata l’idea di cultura», spiega Gamba, «superando il concetto localistico espresso dalle amministrazioni che si sono susseguite a Belluno». L’obiettivo è aprirsi «a diverse forme d’arte, valorizzare i talenti locali e creare iniziative di richiamo», continua. «Lavoreremo per far diventare Belluno una tappa all’interno delle mappe dei tour degli artisti o delle compagnie di spettacolo. Voglio costruire un tavolo attorno al quale far sedere tutti i maggiori operatori culturali della nostra provincia, assieme a Philippe Daverio. I professionisti, gli operatori del settore, i progetti migliori provenienti dell’associazionismo: queste sono le risorse sulle quali puntare. Inoltre, possiamo favorire le iniziative per i giovani, e abbiamo intenzione di studiare una formula di agevolazione sui tributi per gli esercizi pubblici che intendano produrre eventi culturali o per i privati che intendano mettere a disposizione spazi sfitti per iniziative culturali».
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