De Bastiani: Servono certezze Mazzoncini: State tranquilli
BELLUNO. «Il nostro interesse maggiore è che questo clima di incertezza possa finire presto: l’azienda deve avere certezza dei suoi interlocutori per iniziare a dialogare e programmare l’attività da qui ai prossimi 2-3 anni, altrimenti siamo in stand by».
È chiaro il presidente di Dolomitibus, Gianni De Bastiani quando lancia il suo appello ai soci privati dell’azienda di trasporto provinciale, dopo che l’altro ieri Atv srl di Verona ha dovuto recedere dal diritto di prelazione sull’acquisto di quel 24.5% delle quote di Federico Mattioli.
Un’operazione che porta così Autoguidovie, con cui c’era una promessa di vendita, a diventare socio privato di maggioranza che dovrà quindi esprimere due componenti del consiglio di amministrazione che ne conta tre: l’amministratore delegato e un consigliere. E questo potrebbe rimettere in discussione anche gli equilibri all’interno della società bellunese di trasporto. A non voler commentare, infatti, quanto sta succedendo è un altro socio di Dolomitibus, Massimo Fiorese che detiene una quota in La Linea srl che, all’interno dell’azienda bellunese, rappresenta il 5%.
Pensa già alle gare per il trasporto pubblico, Renato Mazzoncini, amministratore delegato di Autoguidovie srl: «Non vedo altri ostacoli sul cammino in vista della firma per l’acquisizione del 24.5% di quote di Dolomitibus», commenta. «D’altra parte mi sembrava un’ipotesi poco praticabile quella dell’acquisto di Atv srl: credo che sia stata ragionevole la scelta della Provincia di Verona, perché in stagione di apertura di gare non si poteva indebolire la società. La Provincia di Belluno si è già espressa in merito alla prelazione e gli altri soci privati, credo, sono troppo piccoli per esercitarla, quindi la settimana prossima andremo alla firma».
Mazzocini assicura, come anticipato da Mattioli, «che in tempo reale torneremo a fare gli allestimenti qui, elemento di forza nel rapporto tra noi e Dolomitibus», e ricorda che «quando la nostra società era diventata socia dell’azienda bellunese nel 2001, aveva dimensioni simili. Ma sono passati 13 anni e adesso siamo la più grande società privata di trasporto pubblico, abbiamo triplicato le dimensioni e abbiamo un’importante joint venture con Busitalia che tra l’altro gestisce Padova e Rovigo. Si creerà così un asse importantissimo in Veneto, fondamentale in un momento in cui si parla di gare che dobbiamo fare in modo di vincere, definendo i bacini da gestire, guardando a quelli limitrofi. Credo che rappresentiamo una bella tranquillità anche per la Provincia di Belluno». (p.d.a.)
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