De Bon: «Faremo i salti mortali ma la seggiovia riaprirà»
BELLUNO. La seggiovia San Marco sarà spostata e riattivata in tempo per la stagione invernale. «A costo di fare i salti mortali», ha annunciato ieri il sindaco di San Vito, Franco De Bon, presente al vertice con le amministrazioni locali, la Provincia e la Regione convocato nella sede del Genio Civile. E’ passato poco più di un mese dalla frana che, il 4 agosto, ha seriamente danneggiato gli impianti e causato devastazione e morte. Il paese si è ripreso in fretta, ma i lavori da fare sono tanti. Nell’immediato e in prospettiva.
Oltre alla seggiovia, che sarà ricostruita una trentina di metri più a valle rispetto alla sede attuale, sarà demolita la casa che si trova esattamente sopra il Ru Secco (quella che ospita l’agenzia immobiliare e che è stata investita dalla colata di acqua, fango e sassi un mese fa), mentre lo stabile che costeggia il corso d’acqua, in sinistra orografica, sarà messo in sicurezza con un progetto che sarà predisposto dal Genio Civile.
«Siamo molto soddisfatti perché i 67 mila euro che abbiamo speso come Comune nei giorni immediatamente successivi all’evento calamitoso ci sono stati riconosciuti», ha spiegato De Bon. «Ci preoccupa però il taglio che ha avuto il Genio: sta eseguendo diversi interventi nel nostro territorio e le risorse sono necessarie». Lo ha sottolineato anche l’assessore regionale Bottacin: senza gli interventi di prevenzione che sono stati fatti con costanza in Valle del Boite, i danni in agosto sarebbero stati decisamente peggiori. Il Genio civile, per esempio, sta eseguendo alcune opere di difesa spondale sul Ru Secco.
Centomila metri cubi di materiale, intanto, sono stati rimossi. Per il futuro, gli interventi da fare sono tre: «Sarà demolito il fabbricato investito dalla colata, uno stabile del 1927», ha continuato De Bon. «Per quanto riguarda invece l’edificio posto in sinistra orografica, che ha quattrocento anni, serve un intervento di messa in sicurezza».
Infine la seggiovia. «Sarà ricostruita, arretrata di circa trenta, quaranta metri rispetto alla sede attuale», ha aggiunto il sindaco. «In questo modo sarà sgomberato l’alveo del Ru Secco e - in caso di future colate - sassi e fango troveranno uno sbocco naturale. L’area del conoide sarà interdetta ai parcheggi e gli attraversamenti (del Ru Secco, ndr) saranno allertati con cartelli. Andrà inoltre ripensato l’attraversamento a valle, rivedendo il tombotto».
Ricostruire la seggiovia costerà due milioni e mezzo di euro ma il sindaco non è preoccupato per la cifra: «Abbiamo interessato numerosi enti, per il momento non diciamo nulla ma ce la faremo a riaprire la seggiovia», conclude. «Martedì saremo nella sede della Soprintendenza a Venezia, entro fine mese, massimo l’inizio di ottobre, puntiamo ad arrivare alla conferenza dei servizi decisoria».(a.f.)
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi