De Bona acquista l’ex Invensys: il nuovo edificio ospiterà le auto
BELLUNO
Sviluppo Holding, società del gruppo De Bona Motors, ha rilevato l’immobile ex Invensys, in via Francesco del Vesco 2, angolo via Tiziano Vecellio. Dopo anni di abbandono, l’area riacquisterà dunque un ruolo attivo nel panorama imprenditoriale bellunese.
«Sì, abbiamo deciso di rilevare l’immobile, che peraltro ha una bella storia aziendale alle spalle – sottolinea Gaetano De Bona – ed al momento lo utilizzeremo come deposito delle auto, in modo anche da evitare il pericolo sempre incombente della grandine. Poi abbiamo ovviamente in testa qualche bel progetto che cercheremo di portare avanti».
Si tratta di un’area di oltre 20.000 metri quadrati, adiacente alla vostra attuale sede. Amplierete la concessionaria?
«Vedremo nei prossimi mesi, quando avremo tutte le necessarie autorizzazioni, ma certamente una parte sarà riservata a questo».
Si vocifera che ci siano problemi di inquinamento del terreno che dovrebbe essere bonificato.
«No, da questo punto di vista siamo tranquilli, perché sono state fatte indagini accurate da parte dei precedenti proprietari. Di certo dovremo abbattere e ricostruire ex novo l’edificio e provvedere a smaltire adeguatamente il materiale di risulta».
Perché questo investimento?
«Si tratta di un intervento che riqualifica un’importante realtà del nostro territorio comunale, e già questo mi pare un obiettivo importante. Poi nel nostro lavoro gli spazi non sono mai sufficienti, quindi abbiamo colto una bella occasione che si è presentata, visto che è attigua alla nostra sede».
De Bona Motors oggi vuol dire 14 sedi nelle province di Belluno, Treviso, Padova, Venezia, Vicenza, Rovigo, Trieste e Gorizia; 16 brand, ad iniziare da quelli di Fca come Fiat, Abarth, Alfa Romeo, Lancia, Jeep e Maserati; poi Hyundai, Kia, Opel, Peugeot, Seat, Volkswagen. C’è inoltre un centro per il ripristino dell’usato e la distribuzione dei ricambi a San Giacomo di Veglia, Vittorio Veneto.
Ed ancora oltre 500 addetti, 22.000 auto vendute nel 2019 per un fatturato di 425 milioni di euro a fine anno scorso. Gaetano è alla guida di Sviluppo Holding, la capogruppo da cui dipendono la De Bona srl, con sede principale a Belluno; ed inoltre la De Bona Padova e la De Bona Venezia (Venezia e Conegliano) gestite dal figlio Giovanni, che segue tutte le innovazioni tecnologiche, dall’informatica al Crm (rapporti con i clienti ndr), al controllo di gestione.
Per questi servizi è stata creata una società di servizi, con 35 collaboratori, a Venezia.
Come sta andando questo 2020 contrassegnato dall’emergenza Covid-19?
«Siamo stati chiusi un paio di mesi durante il lockdown ed alla ripresa avrei stimato di chiudere l’anno con un fatturato in calo del 30/35%. Poi il mercato si è mosso positivamente e la nostra previsione, al momento attuale, è di un –10% sul fatturato, chiudendo invece con lo stesso numero di vetture vendute nel 2019, anche se di range di prezzo più basso».
La rottamazione ha aiutato?
«Senza dubbio, anche se sarebbe auspicabile venisse prorogata, così da facilitare il ricambio nel parco auto nazionale».
Il 2020 era indicato come l’anno del lancio delle autovetture elettriche. Come sta andando?
«Anche in questo caso il Covid ha rallentato il mercato, che ha visto un discreto sviluppo delle ibride, mentre l’elettrico ha sofferto un po’. A fine ottobre la Fca farà uscire la 500 elettrica, una 3 porte di dimensioni maggiori, ma con la stessa inconfondibile linea della 500 classica. Ci si aspetta un buon riscontro». —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi