De Carlo (FdI): più fondi per i truffati dalle banche

BELLUNO. Incrementare fondo a sostegno dei truffati dalle popolari venete, ma non solo. A chiederlo è il deputato di Fratelli d’Italia, Luca De Carlo: «Non vorremmo che dal governo a guida Pd amico...
People walk past by a Veneto Banca branch in Milan, Italy, Monday, June 26, 2017. Premier Paolo Gentiloni defended the swift action by the government as vital for ensuring Italy's slow economic recovery isn't derailed by a "disorderly" failure of Veneto Banca and Banca Popolare di Vicenza. The two banks are based in the northeast Veneto region, one of Italy's most economically productive. They serve many of the small and medium-sized businesses that are the backbone of the nation's economy.(ANSA/AP Photo/Luca Bruno) [CopyrightNotice: Copyright 2017 The Associated Press. All rights reserved.]
People walk past by a Veneto Banca branch in Milan, Italy, Monday, June 26, 2017. Premier Paolo Gentiloni defended the swift action by the government as vital for ensuring Italy's slow economic recovery isn't derailed by a "disorderly" failure of Veneto Banca and Banca Popolare di Vicenza. The two banks are based in the northeast Veneto region, one of Italy's most economically productive. They serve many of the small and medium-sized businesses that are the backbone of the nation's economy.(ANSA/AP Photo/Luca Bruno) [CopyrightNotice: Copyright 2017 The Associated Press. All rights reserved.]

BELLUNO. Incrementare fondo a sostegno dei truffati dalle popolari venete, ma non solo. A chiederlo è il deputato di Fratelli d’Italia, Luca De Carlo: «Non vorremmo che dal governo a guida Pd amico della grande finanza, si passasse all’esecutivo delle belle parole e delle promesse campate per aria. Per questo voglio sapere quali siano le misure previste per provvedere tempestivamente all’emanazione del decreto attuativo, scaduto il 30 marzo 2018, necessario a garantire ai risparmiatori danneggiati dal disastro delle ex popolari venete gli adeguati risarcimenti e soprattutto se non si ritenga opportuno incrementare urgentemente la dotazione del fondo ristoro ad oggi del tutto e ridicolmente insufficiente».

De Carlo, che è stato eletto nel collegio di Treviso e Belluno, insieme ai colleghi Marco Osnato, Maria Cristina Caretta, Ciro Maschio e Walter Rizzetto ha presentato una interrogazione al ministro dell’Economia Giovanni Tria. «Non possiamo restare in attesa del “Godot” dei processi per arrivare ai risarcimenti dei truffati, sappiamo tutti che i procedimenti in corso dureranno anni. In particolare mi sembra complessa la questione relativa a Veneto Banca. Con il trasferimento del filone principale da Roma a Treviso si riparte praticamente dall’inizio, sulle truffe e i falsi si è ancora solo in fase di indagine mentre vengono coltivate speranze sulla pronuncia dello stato di insolvenza. Ma sperare che siano i tribunali a risolvere la questione non è sufficiente«.

«Il governo ha il tema delle banche nel programma – ha aggiunto il deputato di FdI – ma prima di tutto si deve riconoscere che cosa sono state le vicende della Popolare di Vicenza e Veneto Banca: la peggiore truffa bancaria del dopoguerra, un vero e proprio atto di terrorismo finanziario ai danni di un intero territorio, delle sue famiglie e delle imprese. Mandato all’opposizione il Pd dei poteri forti è arrivato il momento di non ritrovarci ostaggio delle buone intenzioni. Si deve parlare una lingua di verità e chiamare le cose con il loro nome».

«I magistrati devono fare tranquillamente il loro lavoro e a questo proposito», aggiunge De Carlo, «intendo chiedere presto un incontro al procuratore della Repubblica di Treviso per conoscere lo stato e i tempi delle indagini, anche alla luce dei problemi di organico già denunciati e alla necessità di costituire intorno alla vicenda Veneto Banca un vero e proprio pool di inquirenti. Ma il binario parallelo deve essere quello percorso dall’esecutivo Conte: approvare i decreti attuativi e aumentare la dotazione del fondo, al cospetto di perdite stimate pari a quasi 11 miliardi e una disponibilità di qualche decina di milioni di euro. Il governo deve prendersi l’impegno di fare gesti concreti, il tempo delle mezze intenzioni è scaduto».

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