De Carlo: «Passo indietro ma la passione resta»
BELLUNO. «Per una campagna elettorale servono tempo, energie e risorse che adesso non ho». Luca De Carlo spiega così le sue dimissioni dal direttivo provinciale di Fratelli d’Italia, il partito di...
BELLUNO. «Per una campagna elettorale servono tempo, energie e risorse che adesso non ho». Luca De Carlo spiega così le sue dimissioni dal direttivo provinciale di Fratelli d’Italia, il partito di cui è stato alla guida praticamente fin dall’inizio. Il suo non è un addio, ma solo una pausa dai compiti più impegnativi per potersi dedicare a Calalzo. «Devo fare bene il mio ultimo anno da sindaco per capire se voglio candidarmi per un altro mandato. Inoltre ho l’edicola e altri progetti a cui tengo molto». Oltre a tutti questi impegni, si aggiunge il fatto che per una campagna elettorale nazionale servono tanti soldi: «È brutto a dirsi, ma la politica ha un costo». Dunque, il passo indietro: «Lascio a chi ha più tempo e motivazioni di me. Filippo Osnato è un amico carissimo e gli darò sempre una mano volentieri, Fdi resta il mio riferimento».
Di sicuro Fratelli d’Italia non intende “mollare” De Carlo e già parla di ulteriori ruoli a livello nazionale. «Ringrazio per la stima, ma non so cosa intendano. Alle politiche di cinque anni fa eravamo all’1,2% e alle regionali del 2015 siamo saliti al 4%. Qualcosina ho fatto, ma non da solo». De Carlo cita ad esempio Max Cordella (Val di Zoldo), anche lui dimissionario dal direttivo, ma Fdi ha amministratori anche a Feltre, Tambre e Lozzo.
«L’unico rammarico che ho è per le comunali di Belluno e l’ho scritto anche nella lettera di dimissioni al segretario regionale Berlato (che ha tentato di rigettare le dimissioni, ndr). Mi assumo la totale responsabilità, perché se avessi fatto scelte diverse magari avremmo ottenuto un posto in consiglio comunale». Al di là del caso Belluno, però, De Carlo registra che nell’ultimo anno: «Il partito si è affossato. Adesso sono convinto che Osnato sia la persona giusta con l’equilibrio per gettare buone basi a Belluno. Vedo che il direttivo si è rinnovato con persone nuove. Mi auguro che alle prossime elezioni Fdi cresca ancora o possa confermare quel 4%».
(i.a.)
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