De Dea trovato morto tra i rottami dell’aereo

REVINE LAGO. L’incubo è diventato realtà ieri, poco dopo mezzogiorno, quando l’elicottero dei vigili del fuoco, con a bordo anche personale del soccorso alpino, ha ritrovato il piper Fk9 con a bordo il ristoratore bellunese Bruno De Dea.
Il piccolo velivolo ultraleggero, meno di dieci metri di apertura alare e struttura in vetroresina appena acquistato dal 57enne a San Marino, si è schiantato contro un costone roccioso ad est del passo San Boldo, nel territorio comunale di Cison. Sono passate più di 48 ore dalle 11.36 del mattino di venerdì, quando è stato perso il contatto con il piper, e poche meno da quando sono cominciate le ricerche, ininterrotte. I soccorritori sapevano che la possibilità che De Dea sia ancora in vita era lontanissima: erano già trascorse due notti invernali dal giorno dell’incidente aereo in quota e l’osservazione dall’alto mostrava pezzi di aeroplano sparsi su un’area impervia e vasta.
Sono scattate immediatamente le manovre per portare sul costone roccioso il medico insieme ai primi soccorritori. Il crinale roccioso è difficilmente raggiungibile, compreso tra il lato est del passo San Boldo e i monti soprastanti il borgo revinese di Sottocroda. Nelle vicinanze passa solo la strada forestale della Caldella, che poi si trasforma in mulattiera. Durante i monitoraggi di sabato alcuni uomini avevano toccato i punti raggiungibili della località, senza tuttavia arrivare sul luogo dello schianto, situato a circa 500 metri in linea d’aria sopra la strada forestale, su un cocuzzolo roccioso sopraelevato, inaccessibile senza mezzi speciali e impervio. Solo l’equipaggio dell’elicottero dei vigili del fuoco si è accorto dall’alto dei rottami bianchi tra la neve e gli alberi, e della linea di flebile giallo che colorava il fianco del velivolo.
Dopo il volo di ricognizione che ha permesso di individuare il luogo dello schianto sono scattate subito le manovre d’emergenza: una veloce riunione tra carabinieri, vigili del fuoco e soccorso alpino sul campo d’emergenza installato sulla sponda del lago di Santa Maria, di fronte al municipio revinese, ha stabilito che il medico, il capitano dei carabinieri Giancarlo Carraro con il maresciallo di Cison,Todaro, il direttore tecnico dei vigili del fuoco Massimiliano Guidotti, più altri soccorritori dei corpi presenti sul posto, dovevano essere calati sul posto direttamente dagli elicotteri tramite dei verricelli. Il velivolo, nel frattempo posto sotto sequestro dal magistrato, è stato consolidato per evitare movimenti inaspettati, quindi si è passati alla priorità, il recupero del corpo di Bruno De Dea.
Poco dopo le 14.30 l’elicottero dei vigili del fuoco ha portato a Santa Maria il corpo del ristoratore bellunese, estratto dal rottame.
L’uomo è deceduto nello schianto. Ad attenderlo a terra, oltre a tanti dei quasi 60 operatori che l’hanno cercato per due giorni, il fratello Paolo accompagnato dai nipoti e altri parenti. Bruno De Dea era atteso da venerdì all’aeroporto di Belluno, quando il fratello, non vedendolo più arrivare, ha poi lanciato l’allarme.
Concluse quindi le ricerche dei quattro elicotteri sul campo: vigili del fuoco, Suem, soccorso alpino ed esercito. Presenti anche molti uomini della protezione civile. Oltre a tutta la giornata di sabato, i volontari stavano controllando tutta la montagna tra Valdobbiadene e il Fadalto dalle 7 del mattino di ieri. Al campo base sono sempre stati presenti anche il sindaco di Revine Lago Battista Zardet, il sindaco di Tarzo Gianangelo Bof e il vicesindaco Vincenzo Sacchet. Dalla mattinata continuavano ad arrivare segnalazioni da persone che riferivano di aver visto per l’ultima volta l’aereo in volo su varie località. I soccorsi non hanno escluso nessuna ipotesi, sono stati scandagliati anche i laghi di Revine e persino il bellunese lago del Mis, a Sospirolo. I controlli delle squadre in elicottero hanno poi avuto l’ultima parola. Oggi cominceranno i recuperi di quanto rimane dell’ultraleggero che De Dea affittava ormai da qualche anno per i suoi voli e che, alla fine, aveva deciso di acquistare.
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