De Menech non è più presidente dei Fondi di Confine

Il ministro Stefani gli ha tolto l'incarico con una mail, il deputato bellunese spiega i risultati ottenuti

Il ministro Stefani si riprende la delega della presidenza dei Fondi di Confine. Si chiude così il mandato del deputato Roger De Menech,  come presidente del Comitato paritetico per il Fondo Comuni Confinanti. Il neo Ministro per gli affari regionali, in uno dei suoi primi atti, ha comunicato  via posta elettronica di aver avocato a sé le funzioni delegate a De Menech da settembre 2014.

«Desidero ringraziare - commenta De Menech - tutte le persone che hanno condiviso un percorso di riequilibrio tra territori con gli stessi problemi ma con strumenti profondamente differenti. In primo luogo i Sindaci del Bellunese, del Vicentino, del Veronese del Bresciano e di Sondrio: senza la loro fattiva collaborazione e la disponibilità ad affrontare in modo innovativo l’impiego delle risorse disponibili non avremmo raggiunto i risultati attesi. I Presidenti delle Province autonome di Trento e Bolzano, i rappresentanti delle Regioni Veneto e Lombardia e i presidenti delle Province di Belluno, Brescia, Sondrio, Verona e Vicenza, con i quali siamo riusciti a instaurare un rapporto di reale cooperazione per la crescita e il riconoscimento reciproco. Un grazie ai Ministri e Sottosegretari che in questi anni ci hanno supportato nel nostro lavoro. Un pensiero infine alla struttura del Ministero con a capo il dott. Naddeo, agli uffici della Provincia Autonoma di Trento e alla Segreteria Tecnica, con a capo il dott. Sergio Bettotti, a tutti gli impiegati e gli assistenti che in questi anni hanno supportato il nostro lavoro e sono riusciti a tradurre le idee degli amministratori in progetti concreti».

Le Province di Trento e Bolzano dal 2010 in poi hanno versato 80 milioni all'anno, per un totale che si aggira sui 700 milioni.  In provincia di Brescia sono stati investiti più di 123 milioni, a Sondrio più di 61 milioni, a Verona quasi 94 milioni, a Vicenza più di 106 milioni e a Belluno quasi 300 milioni.

 

 


 

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