De Pellegrin: «Basta Tir sulle strade della Val di Zoldo»
VAL DI ZOLDO. «Basta Tir sulla sp251». Ne ha davvero abbastanza il sindaco di Val di Zoldo, Camillo De Pellegrin, di dover impegnare mezzi e uomini per liberare i grandi autoarticolati che, per un errore dei loro autisti o dei gps, in questa stagione si ritrovano puntualmente incastrati sui tornanti ghiacciati di Pecol e di Palafavera.
«Anas e Veneto strade devono migliorare la segnaletica o trovare una soluzione alternativa per liberarci da questo problema», tuona il sindaco, «il mio non è uno scaricabarile verso il Cadore e altri territori, ma non ha senso che questi mezzi pesanti deviino dall’Alemagna per venirsi a bloccare sulle nostre strade ghiacciate, magari di notte, dove un Tir non potrà mai passare. Se non fosse che vigili del fuoco e polizia locale sono tenuti a intervenire, sarebbe da lasciare questi mezzi pesanti incastrati in mezzo alla strada in attesa che chi permette ancora questa deviazione venga a recuperarseli».
Con l'inizio della stagione invernale, poi, la situazione crea un grosso disagio non solo ai residenti, ma anche ai turisti: «È successo due volte negli ultimi due giorni, ma oramai ci troviamo a intervenire quasi ogni giorno per problemi di questo tipo e non è francamente più accettabile», continua De Pellegrin, «tutto nasce dalla deviazione presente alle porte di Longarone, che non è chiara o non viene percepita nella giusta maniera dagli autisti, ma anche dalla rotonda di Igne, dove manca un’ulteriore indicazione per evitare ai tir di arrivare in Val di Zoldo».
Le segnalazioni lungo l'Alemagna, infatti, non sono evidentemente sufficienti e i tir diretti in Austria, anziché prendere la deviazione in zona industriale e proseguire sull’Alemagna, vanno diritti fino in paese, trovandosi poi sulla sp251 in direzione Val di Zoldo. Nel periodo invernale, però, a causa del fondo stradale innevato e delle forti pendenze, quando arrivano a Pecol e tentano di affrontare i tornanti in direzione Palafavera rimangono puntualmente bloccati e rendono intransitabile la strada. A quel punto devono intervenire i vigili del fuoco, la polizia locale o mezzi di fortuna per trascinare il mezzo fino a Palafavera, con ovvi e continui disagi per la circolazione, oltre ai rischi per chi affronta manovre simili.
«È già capitato due volte negli ultimi due giorni e presumo per altro che da Palafavera in su, i disagi non siano comunque finiti», aggiunge De Pellegrin, «il problema è stato più volte segnalato, ma ad oggi non ancora risolto. L’anno scorso era andata meglio, ma solo perché la strada era chiusa al traffico pesante a causa della grossa frana che aveva bloccato la provinciale, ora il limite di tonnellaggio non c’è più e sono ripresi i problemi di sempre. Questi mezzi devono andare lungo la Statale 51 e proseguire lungo strade con pendenze minori e una portata maggiore rispetto alle nostre».
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