De Pellegrin scrive al prefetto

Il sindaco zoldano: «Il metodo per le elezioni è incostituzionale»

BELLUNO. Il sindaco di Forno di Zoldo, Camillo De Pellegrin, annuncia l’intenzione di scrivere al prefetto di Belluno per lamentarsi del sistema elettorale che è stato introdotto per il nuovo organo provinciale.

Motivo della presa di posizione «la mancanza di legittimità costituzionale del nuovo metodo per l’elezione, un metodo che non rispetta il numero dei consiglieri e quindi il peso del voto finale dei singoli comuni».

Per De Pellegrin non si può pensare di far andare a votare i consiglieri in questo modo, visto che «alcuni enti locali hanno un numero di esponenti minore rispetto ad altri con lo stesso numero di abitanti, in virtù del fatto che nel frattempo è entrato in vigore quel decreto Delrio che ha scombussolato le carte in tavola. Siamo di fronte a una disparità di rappresentanza che non è accettabile e che quindi va sanata al più presto, prima cioè di andare al voto», sottolinea il primo cittadino di Forno di Zoldo.

Il problema è il conteggio del peso dei singoli comuni, che poi inciderà sul voto della provincia. «Quegli enti locali che sono andati al rinnovo quest’anno, o anche qualche tempo dopo di noi, hanno più consiglieri e quindi hanno maggiore coefficiente e più peso rispetto a noi che siamo andati al voto col vecchio ordinamento. E questo non è giusto, oltre che illegittimo, perché significa creare delle disparità tra comuni che hanno lo stesso numero di abitanti o che comunque rientrano nelle stesse fasce in cui il territorio è stato diviso. Questa ingiustizia va sanata al più presto».

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