De Pellegrin vince e apre a Molin Pradel
VAL DI ZOLDO. Il primo sindaco del nuovo comune di Val di Zoldo è Camillo De Pellegrin che ha vinto la sfida con Roberto Molin Pradel.
Piena la soddisfazione di Camillo De Pellegrin: «Il risultato ha premiato il sindaco del Comune più grande, come si poteva immaginare. Innanzitutto non ho stravinto. È una vittoria che pone della aperture con Roberto Molin Pradel con il quale collaborerò anche se abbiamo, su qualche punto, opinioni diverse. È una vittoria che, in poche parole, parla di collaborazione, come è stato con la fusione che abbiamo portato avanti con successo insieme. Sicuramente sono molto contento perché con il nuovo Comune di Val di Zoldo si è realizzato il mio sogno, che rappresentava il primo punto del mio programma amministrativo di cinque anni fa. Adesso bisogna lavorare con determinazione per risolvere i tanti problemi che assillano la valle. Quindi come primo atto dobbiamo cercare di trovare unità e collaborazione con tutte le anime della valle».
La prima cosa da fare, spiega quindi De Pellegrin, «sarà far dimenticare le elezioni e far sentire la valle come unica. Non esistono, infatti, zone di serie B. Dobbiamo affermare, quindi, la nuova identità di cittadini di Val di Zoldo andando al di là di campanilismi. Certamente dovrà essere messa mano alla riorganizzazione della macchina amministrativa con una gestione oculata e trasparente delle risorse. Bisogna mettere in piedi tavoli di discussione con tutte le realtà della valle a partire dal volontariato, il Cai in primis e, soprattutto, iniziare un percorso con le imprese grandi e piccole per costruire il progetto del futuro. Sarà indispensabile contrastare lo spopolamento della valle. E tanti altri problemi che si potranno risolvere se si rema tutti insieme».
Sull’esito elettorale, De Pellegrin ammette: «A dire il vero ero incerto in merito al risultato. Non recepivo una buona aria anche se io e la squadra ci eravamo spesi bene. Ed invece è tutto andato a meraviglia. Forse per il fatto che abbiamo fatto tanto per la fusione. È stato il nostro chiodo fisso, non se ne poteva fare a meno».
Adesso bisogna mettere mano alle deleghe. «In linea di massima», dice De Pellegrin, «sicuramente avranno deleghe Francesca Brustolon ed Elisa Daurù. Per il resto ne discuteremo a giorni anche alla luce dei risultati. Approfitto anche dell’ocacsione per ringraziare tutti i cittadini ed il mio staff in particolare».
Mario Agostini
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