De Rigo, anno positivo e progetti di crescita / FOTO

I figli del senatore: «Ai ragazzi diciamo che senza passione non si può trovare lavoro»
MATTEO BONAI
MATTEO BONAI

BELLUNO. In un contesto in cui imperversa la crisi economica, il gruppo De Rigo può guardare al presente e al futuro con una certa dose di fiducia.

A sottolinearlo è Michele Alacri, amministratore delegato della De Rigo Vision, ieri presente nella sala teatro del Centro Giovanni XXIII di Belluno per la terza edizione della cerimonia di assegnazione delle borse di studio per meriti rivolte alle famiglie di tutti i dipendenti, oltre che della Vision, anche della De Rigo Refrigeration.

«Abbiamo chiuso il 2013 in modo positivo», ha evidenziato Alacri, «la divisione Wholesale ha infatti registrato un più 1,6%. L’azienda ha anche migliorato la sua posizione finanziaria, tanto che sono sul tavolo progetti di crescita e investimento. Abbiamo fatto tutto quello che era possibile anche per riuscire a mantenere i livelli occupazionali. Il nostro obiettivo non è di fare finanza, ma industria».

C’è da dire che l’export, per De Rigo Vision, rappresenta il 90%. Non a caso uno degli obiettivi che si pone l’azienda è quello di consolidare i marchi aziendali: Lozza, Sting e Police. «Il nuovo testimonial di quest’ultimo marchio è il calciatore brasiliano Neymar», ha aggiunto Alacri.

«Per Lozza c’è in ballo un progetto con il Politecnico di Milano volto alla realizzazione di prodotti su misura, di grande livello aggiunto. Stiamo inoltre lavorando per riposizionare Sting sul mercato italiano». Per quanto riguarda la De Rigo Refrigeration, nonostante qualche preoccupazione per i risvolti che potrebbe avere nel Bellunese la situazione in Friuli, a sollevare gli animi è il fatto che il settore del freddo sembra risentire meno della crisi di quanto ci si potesse aspettare.

«Le aziende hanno sempre maggiore necessità di forze nuove e giovani», hanno evidenziato Roberto e Giorgio De Rigo, figli del senatore Walter De Rigo, in memoria del quale è organizzato il concorso per la premiazione di studenti meritevoli. «Ai ragazzi e alle ragazze delle scuole vogliamo dire che senza passione non si può trovare lavoro. Non devono avere paura di mettersi in gioco. E se c’è la possibilità di fare esperienze di studio o professionali all’estero, ben venga».

Al bando di quest’anno, voluto ancora una volta da Ennio De Rigo, presidente del Gruppo, hanno partecipato 48 giovani, 10 universitari e 38 che frequentano le scuole superiori. Tutti in possesso di una media scolastico molto alta. Gli idonei sono stati sottoposti, in una prima fase, a un test di cultura generale. I selezionati hanno affrontato dei colloqui individuali, fino ad arrivare alla rosa dei 28 premiati. Per l’edizione 2014 il regolamento è stato modificato a favore di un ampliamento dei possibili partecipanti al bando. «Ai nostri ragazzi è rivolto un grande incitamento a studiare», ha messo in risalto Giandomenico Cappellaro, presidente di Confindustria Belluno.

«La professionalità paga sempre». «Oltre alla passione e al talento», ha fatto eco il preside del “Catullo” Michele Sardo, «è importante riportare in primo piano il merito. Abbiamo bisogno di giovani che sappiamo apprendere e rinnovare». Soprattutto in un periodo di crisi come quello che la provincia e l’intero paese stanno vivendo. «Le difficoltà economiche non possono far mettere in secondo piano lo sviluppo culturale dei nostri giovani», ha fatto presente Ennio De Rigo. «Speriamo che la nostra classe politica ci aiuti a creare le condizioni per stimolare un rientro in patria di chi ha fatto esperienza all’estero, rendendo l’Italia appetibile ai giovani anche dal punto di vista lavorativo». (m.r.)

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