De Rocco attacca Fiocco è polemica su Pisoliva

Canale, il sindaco uscente punta il dito sulla candidata alla guida del municipio «Porterò la variante in consiglio, sono ancora io a decidere sulle urgenze»

CANALE D’AGORDO. «Col suo falso perbenismo specula sulla mia pelle per una manciata di voti». Il sindaco uscente di Canale d’Agordo, Rinaldo De Rocco, attacca la candidata sindaco Giulia Fiocco, inaugurando una campagna elettorale che si preannuncia senza esclusione di colpi.

A distanza di un paio di settimane dalla polemica sorta sull’adozione della variante 1C al Piano degli interventi che, se approvata, permetterebbe alla ditta Ben. Co snc di costruire una palazzina (1500 metri cubi) di seconde case a Pisoliva, il sindaco De Rocco si scaglia contro Giulia Fiocco. Fiocco aveva criticato la scelta politica (fatta tra l’altro solo da sindaco e vice-sindaco), evidenziando come il territorio sia già invaso dalle seconde case.

«Confesso – dice De Rocco – che avrei fatto a meno di intervenire se Fiocco non mi avesse provocato: me ne sarei stato tranquillamente in attesa di terminare il mio mandato, ma no, lei doveva cavalcare al volo, presentata su un piatto d’argento, la questione villino Pisoliva Alta. Tutto fa brodo in campagna elettorale, eh! La variante ha prescrizioni particolari che, se non soddisfatte, non permetteranno l’edificabilità del villino. La problematica dell’approvvigionamento idrico sarà determinante nella scelta che andrò a fare senza condizionamenti di sorta».

De Rocco, che ribadisce il suo no alla ricandidatura sia come sindaco che come consigliere, pare intenzionato a portare comunque l’approvazione della variante in consiglio a fine maggio. «Mi hanno spiegato – dice – che sono io a decidere sull’urgenza o meno dei provvedimenti. Quindi la porterò e se mi sarà impedito dalle normative farò un ordine del giorno per spiegare cosa pensi di questa storia».

Poi torna su Giulia Fiocco: «Si stupisce che un’amministrazione operi a due mesi dalle elezioni? Fino a che sono in carica, la legge lascia a me le decisioni da prendere. Lei, invece, vorrebbe diventare sindaco a spese mie speculando sulla mia pelle per una manciata di voti. Non mi risulta che questa sia la procedura corretta, procedura che vorrebbe che lei presentasse un suo programma senza criticare tanto quello che hanno fatto gli altri. Perché lei con il suo falso perbenismo potrà incantare tanta gente, ma non sicuramente il sottoscritto».

De Rocco accusa Fiocco di fare una «campagna denigratoria» verso la sua amministrazione, raccontando la «sua verità come al tempo del referendum quando propose alle persone visioni catastrofiche di quel che sarebbe successo se Canale si fosse fuso con Falcade, producendo un danno economico per le due amministrazioni di almeno 3 milioni di euro».

Sulla questione seconde case, poi, il sindaco uscente si difende: «In questo mandato non abbiamo permesso la costruzione di seconde case e sfido chiunque a dimostrare il contrario. Questo vuol dire che Fiocco sta cavalcando un problema inesistente. Invece abbiamo accolto la richiesta di costruzione di prime case per i nostri giovani e quella di ristrutturazione di altre abitazioni o di altre situazioni, compreso l’ampliamento dell’albergo della stessa Fiocco. Significa che se le richieste sono legittime vengono accolte».

De Rocco chiude sostenendo che in vent’anni di amministrazione ha visto Giulia Fiocco ai consigli comunali appena un paio di volte e solo di recente. «Fiocco – conclude De Rocco – non critichi se non è a conoscenza delle cose e si ricordi del tradizionale nostro detto: “El pan enprestà el vien rendù”».

Gianni Santomaso

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