De Rocco non si ricandida «Trattati da burattini»
CANALE D’AGORDO. «Noi sindaci siamo come burattini, sono altri a dirigere. Per questo non mi ricandiderò più».
Se nascerà, il Comune unico di Falcade-Canale non avrà fra i protagonisti uno dei suoi padri fondatori. Rinaldo De Rocco, attuale sindaco di Canale d’Agordo, annuncia infatti che non si ricandiderà più, né come primo cittadino, né come consigliere.
A pesare su tale decisione c’è da un lato la volontà di lasciare spazio ad altri dopo vent’anni ai vertici del Comune, ma soprattutto una situazione amministrativa che per De Rocco è diventata insostenibile.
«Basta - dice - questo non è il sistema di lavorare, le cose non hanno una logica. Sono stufo. Se questo vuol dire fare il sindaco non ci sto».
De Rocco ha fatto per dieci anni il vice al fianco del sindaco Flavio Colcergnan. Dal 2008 guida Canale d’Agordo in prima persona, ma le armi che ha per portare avanti quelli che sono i suoi programmi le ritiene spuntate.
«Noi sindaci oggi siamo come dei burattini - sbotta Rinaldo De Rocco- sono altri che dirigono e ci impongono cosa fare. Decidono loro, ma ci danno tutte le responsabilità. Eh no, non si fa così: se ci danno le responsabilità devono darci anche i poteri, altrimenti mettano dei tecnici a fare i sindaci».
Per De Rocco, il sindaco votato democraticamente dai cittadini deve essere messo nelle condizioni di poter fare quello che ha promesso agli elettori.
«Certo che dobbiamo essere eletti democraticamente assieme agli uomini e alle donne della giunta - dice - ma poi dobbiamo avere poteri assoluti. A livello centrale non possono fare di tutta l’erba un fascio: non possono mettere patti di stabilità e pareggi di bilancio ai Comuni sotto i cinquemila abitanti. Questi enti devono essere lasciati liberi di operare, perché in questa maniera daranno lavoro alle imprese, che porteranno denaro alle famiglie».
Chi dunque pensava che, in caso di fusione dei Comuni di Falcade e Canale, una lista sarebbe stata guidata dal ticket Michele Costa - Rinaldo De Rocco, oggi dovrà ripensare agli ipotetici scenari.
Oggi, però. Perché in politica, come si sa, tutto può accadere e, sempre che la fusione tra Falcade e Canale d’Agordo si faccia, di tempo prima delle elezioni ce n’è ancora parecchio.
De Rocco, tuttavia, sembra abbastanza determinato. «Dopo vent’anni in amministrazione - dice ancora - credo sia anche giusto cambiare e lasciare spazio a chi ha idee e proposte nuove, che è attivo e ha voglia di fare». De Rocco oggi ne ha meno. E i quotidiani inghippi burocratici non la fanno certo aumentare.
«Mi chiede quando partono i lavori alla scuola media? - dice - è una domanda legittima. Anch’io l’altro giorno ho chiamato la ditta per capire che intenzioni aveva e mi ha risposto che aveva avuto un problema e che lunedì sarebbe stata a Canale per aprire il cantiere. È un peccato perché nelle mie intenzioni volevo che dopo Pasqua gli alunni tornassero nell’edificio. Vediamo, ma a questo punto è difficile».
La ditta De Pra si è aggiudicata i lavori offrendo 571.499 euro (ribasso del 9,82%, restano da parte 60 mila euro). «Il contratto - spiega l’ufficio tecnico di Canale - verrà perfezionato in settimana».
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