De Rogatis sprona i cittadini di Pieve: «Vi serve un sindaco»

Il commissario fa il punto del lavoro svolto in questi mesi «Nei limiti imposti dalla legge, è stato fatto tanto e bene»

PIEVE DI CADORE. La nuova piazzola riservata all’elisoccorso adiacente all’ospedale e la variante di Tai sono i temi più spinosi attorno ai quali si è concentrata l’attività del commissario prefettizio di Pieve, Carlo De Rogatis. Mesi trascorsi al lavoro quasi sempre “dietro le quinte” con un unico obiettivo: facilitare il più possibile il processo di insediamento del futuro sindaco del Comune cadorino. A tal proposito De Rogatis accende una campagna elettorale nei fatti ancora lontana, sottolineando a chiare lettere un concetto.

«Questa volta Pieve non potrà fallire, servirà eleggere un nuovo sindaco in grado di prendere per mano la macchina amministrativa al cento per cento. Un sindaco responsabile, che dovrà saper correre per recuperare il tempo perduto».

Commissario De Rogatis, partiamo da quello che accadrà nei prossimi mesi: per lei ce la farà Pieve questa volta ad eleggere un sindaco?

«È ancora presto per dirlo, davanti abbiamo ancora alcuni mesi in cui potrà succedere tutto ed il contrario di tutto. Mi sembra però che i presupposti che stanno emergendo in queste ultime settimane siano positivi in tal senso. Rispetto ad un anno fa le liste in campo dovrebbero essere almeno due e questo porterà sicuramente all’elezione di un sindaco. Aspettiamo però prima di cantare vittoria. In questo momento di nomi in circolazione non ce ne sono, ma questo non è un aspetto che deve interessare un commissario prefettizio. L’auspicio personale, particolarmente accorato, è che Pieve trovi la soluzione giusta per riuscire ad eleggere un primo cittadino».

In questi mesi attorno a chi e a che cosa si è concentrato di più il suo lavoro?

«Abbiamo fatto diverse cose importanti per Pieve. Ad una macchina amministrativa limitata per legge, ma anche per mancanza di fondi da investire, abbiamo affiancato un’importante opera di mediazione con Anas da una parte e azienda sanitaria dall’altra con l’obiettivo di trovare una soluzione alla futura variante di Tai ed alla realizzazione della nuova piazzola dell’elisoccorso. In tal senso mi sento di dire che il buonsenso degli interlocutori, emerso a chiare lettere, rappresenta il modo migliore per chiudere positivamente due vicende che si presentavano particolarmente complesse».

Entriamo nello specifico: come stanno le cose?

«Per quanto riguarda la piazzola dell’elisoccorso, la Usl è scesa in campo raggiungendo il giusto compromesso con il privato titolare del terreno sul quale verrà realizzata la piazzola. Servirà ancora del tempo prima di riuscire a redigere il contratto, ma la pratica sta andando avanti per gradi. La cosa importante è che le parti in causa si presentano ben disposte, questo anche grazie all’opera di mediazione messa in campo dal sottoscritto in questi mesi. Situazione simile riguarda la futura variante di Tai. L’Anas si è mostrata ben disposta al dialogo, non solo con le istituzioni ma anche con i cittadini. Personalmente ho incontrato quelle associazioni che si sono schierate contro l’opera e devo dire che ho trovato molto interessanti alcune delle loro disamine. Toccherà al futuro sindaco sciogliere le riserve, anche se in questo caso è bene ricordare che l’ultima parola non spetterà al Comune bensì all’Anas».

Come giudica il ruolo di un commissario prefettizio?

«Non semplice, certamente», conclude De Rogatis, «forse anche scomodo; ma, come si suol dire in questi casi, qualcuno deve pur farlo. Un Comune però ha bisogno di un sindaco e di un’Amministrazione per poter lavorare nel pieno delle sue facoltà. Il commissario viene chiamato in causa per colmare le lacune di qualcun altro senza avere naturalmente la bacchetta magica in mano».

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