Debertol: «Volava troppo basso, un errore»

Il gestore del rifugio Contrin, esperto parapendista, ha visto l’aereo: «Poi più nulla fino all’arrivo degli elicotteri»
I resti del Cessna caduto ad un chilometro e mezzo in linea d'aria sopra il rifugio Contrin, appena sotto il passo dell'Ombretta, 17 agosto 2013. Si è schiantato alla base della parete sud-ovest della Marmolada. ANSA/UFFICIO STAMPA +++EDITORIAL USE ONLY - NO SALES+++
I resti del Cessna caduto ad un chilometro e mezzo in linea d'aria sopra il rifugio Contrin, appena sotto il passo dell'Ombretta, 17 agosto 2013. Si è schiantato alla base della parete sud-ovest della Marmolada. ANSA/UFFICIO STAMPA +++EDITORIAL USE ONLY - NO SALES+++

ROCCA PIETORE. Volava troppo basso quell’aereo, più di quanto facessero abitualmente i velivoli che transitano sopra il rifugio Contrin, 2016 metri di quota.

Lo afferma Andrea Debertol, il gestore, esperto parapendista, che propende per un errore del pilota.

Debertol, cosa avete visto?

«Eravamo qui in tanti: l’aeroplano è passato sopra di noi un po' basso ma lì per lì abbiamo pensato che sarebbe tornato indietro. Poi non l'abbiamo più visto ma non ci siamo preoccupati più di tanto, perché la traiettoria non sembrava anomala. Un quarto d'ora dopo è passato l'elicottero dell'Aiut alpin: una volta, due e poi tre... ho acceso la radio del Soccorso alpino e ho sentito le prime notizie. Da lì è partito il tam tam tra rifugi. Ho visto passare anche l'elicottero del Suem di Belluno, poi quello dei pompieri di Trento, competente per territorio».

Si è fatto un’idea delle cause dell’impatto?

«La dinamica non è chiara, ma un’ipotesi l’abbiamo fatta. Da come l’aereo è entrato, si è visto che era più basso del Passo, che è a 2750 metri. Secondo me un errore del pilota: probabilmente già nel vallone si è accorto che non ce l’avrebbe mai fatta a superarlo, considerato anche il peso dei passeggeri. Ha fatto una virata verso sinistra per uscire dalla parte ovest, quella da cui era venuto, ma non c’era abbastanza spazio ed è andato ad impattare contro i ghiaioni della parete sud della Marmolada, attorno a 2500 metri. Ha preso fuoco subito: da qui abbiamo visto il fumo bianco che usciva dai resti dell'aereo».

Ci sono correnti pericolose in quella zona?

«No, io ho fatto parapendio e la conosco molto bene. Le nuvole erano molto alte, sopra i 3 mila metri: il tempo ideale per un volo in Marmolada. Gli aerei generalmente partono dall'aeroclub di Belluno o dal Caproni di Mattarello, questa volta da Bolzano... Di solito rimangono molto più su, a 3500 metri: il bello di questi voli è che vedi la Marmolada dall'alto».

Sono decine le persone che ieri hanno potuto vedere quello che è accaduto in Marmolada. In una giornata così bella erano centinaia gli escursionisti che si stavano muovendo, sulla strada del rientro (erano le 16) e che hanno visto precipitare l’aereo di Bolzano.

(l.m.)

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