Debutta il “Ristobistrot”, la nuova mensa di Clivet
FELTRE. Chiamarla mensa aziendale è riduttivo tanto che gli stessi lavoratori con un sondaggio interno l’hanno ribattezzato “Ristobistrot”. Ieri la nuova struttura voluta da Clivet ha fatto l’esordio sfornando i primi 274 pasti caldi ad altrettanti dipendenti. Cucina, impianti, arredamento: tutto nuovo di zecca, compresi i locali che facevano parte della superficie aziendale, ma sono stati demoliti e ricostruiti. Quasi un milione la cifra investita dall’azienda e dalla Serenissima, il gruppo al quale fa capo la Vegra Camin, che gestisce in toto la ristorazione con uno staff guidato dallo chef Massimo Torresan. In più, naturalmente, Clivet ci ha messo le proprie unità di ultima generazione per il trattamento dell’aria, perché il ristobistrot sarà un luogo accogliente per i lavoratori in pausa pranzo, ma anche una vetrina per quei clienti che visiteranno lo stabilimento, tanto più che in una zona attigua, a marzo, sarà allestito lo showroom con la gamma dei prodotti, alcuni nati dall’integrazione con Midea.
Detto subito che si mangia bene, il ristobistrot si configura come un luogo dove fare crescere le relazioni interpersonali. Il lavoratore paga un euro, il resto lo mette l’azienda. Gli spazi ampi hanno sostituito la vecchia mensa, piccola e angusta eliminando quasi completamente le code al self service. Quattro, cinque primi piatti, un paio di secondi, un ricco buffet di verdure, contorni vari, distributore delle bevande e un ambiente estremamente luminoso e accogliente. I posti a sedere sono 140 per i 470 dipendenti, ma per evitare sovraffollamento la pausa pranzo è opportunamente scaglionata in turni.
Un progetto che la direzione ha condiviso con il settore marketing: «Abbiamo investito perché vogliamo migliorare l’ambiente in quei frangenti in cui non si lavora», spiega il direttore dello stabilimento Luca Martini, «il risultato ottenuto ci rende orgogliosi. La forza lavoro della Serenissima è la stessa che operava già prima, ma ora la qualità delle pietanze sarà ancora migliore e poi non c’è più nessun odore di cucina».
Il ristorante è pienamente usufruibile, ma già dalle prossime settimane ci saranno ulteriori miglioramenti: «Tra un paio di settimane funzionerà il forno per la pizza», aggiunge Martini, «mentre allestiremo l’area esterna con arredamento e verde per consentire ai lavoratori di mangiare all’aperto quando la temperatura lo consentirà. Prevista vicino all’ingresso anche una zona caffetteria relax, mentre al piano superiore ci saranno altre sale più piccole dove invitare a pranzo i clienti in vista allo stabilimento».(r.c.)
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