Debutta la Fiorita siglato l’accordo fra la Birreria e i produttori

Rinnovato e rilanciato il legame durante la festa dell’orzo Grande festa nel parco a Pedavena, fra convegni e musica

PEDAVENA

Se l’acqua è il segreto della birra di Pedavena, come ha detto uno dei mastri birrai usciti dalla storica scuola dello stabilimento, l’orzo è il cereale magico e l’azienda Birra Castello, proprietaria della fabbrica, si è assicurata per i prossimi tre anni quello prodotto dalla cooperativa di agricoltori La Fiorita. La firma sul contratto che rinnova e rilancia la collaborazione è stata messa ieri, in occasione della Festa dell’orzo, e garantisce ai coltivatori un reddito il 15-20% più alto rispetto al precedente accordo.

Il brindisi al fruttuoso legame è stato fatto con la nuova bionda targata Pedavena: la Dolomiti Fiorita. È lei la regina della festa, entrata nel vivo con l’apertura della botte da parte del mastro birraio Dario Mattiuzzo, prima del grande concerto di Annalisa che ha animato la Birreria.



Partita nel 2007 con la produzione di 30 ettari di orzo per arrivare agli attuali 120, è una partnership che fa felice il presidente della Fiorita Eugenio Garlet: «Si tratta di un accordo storico, sancito davanti al pubblico per continuare la produzione dell’orzo, che speriamo di aumentare ancora per il prossimo anno, auspicando che i coltivatori si facciano avanti», dice. «Questo contratto dà buone prospettive agli agricoltori, è buono anche sul reddito e in più aiuta a mantenere il territorio».

Soddisfatto anche il presidente di Birra Castello Paolo Trussoni, per un accordo fondato su basi solide che va a rilanciare le prospettive: «Per noi significa portare avanti il progetto di prodotti a chilometro zero, con materie prime del territorio che rappresentano un valore aggiunto per la Birra Pedevana».



Il 2017 è stato l’anno record dei consumi. «Quello che il consumatore cerca sono storie e valori, e noi le abbiamo, senza bisogno di andare a inventarsele. Basta raccontare bene le storie che fanno parte della cultura di Pedavena, la storia di questo birrificio e le persone che ne fanno parte», commenta il direttore commerciale di Birra Castello Massimo Barboni.

«La fabbrica di Pedavena ha prospettive molto importanti. Penso che sia all’inizio di una nuova fase di sviluppo. Orgogliosamente abbiamo rifirmato un accordo con la cooperativa la Fiorita per ridare nuovo vigore al progetto di filiera integrata e anche con l’arrivo di un nuovo mastro birraio prevediamo che la gamma dei prodotti si possa allargare anche per cavalcare meglio la crescita del segmento delle specialità».



Ieri ha debuttato la bionda Dolomiti Fiorita: «Cento per cento malto d’orzo, è stata chiamata così, oltre che per le sue note floreali, anche per rendere onore alla cooperativa», la presenta il mastro birraio Dario Mattiuzzo. «È fatta a bassa fermentazione, non filtrata, di un colore chiaro splendente, con luppoli nobili, gradazione bassa, beverina ma non scontata, semplice ma non banale, leggermente più amara rispetto allo standard del birrificio».



«L’orzo della Valbelluna è un prodotto fondamentale per le nostre birre Dolomiti», sottolinea il direttore dello stabilimento Sandro Tonet. «Quello che ci si aspetta dalla collaborazione con la cooperativa La Fiorita, da una parte è uno sviluppo continuo e sostenibile dell’orzo per portarlo a dei livelli anche economici che possano garantire la sopravvivenza dei produttori, dall’altra, per noi è una birra a valore aggiunto con l’orzo a chilometri zero».



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