Decolla la stagione Sarà un agosto da tutto esaurito
SAPPADA. È finalmente decollata la stagione in montagna. Nella giornata che ha aperto il ponte di Ferragosto le località turistiche sono state prese d’assalto: moltissimi i villeggianti che si sono messi in coda, fin dal mattino, per raggiungere la zona del Cadore, ma anche dell’alto Agordino e del Comelico. Dati che fanno sorridere gli operatori: «Fino al 16 ci sarà il tutto esaurito», spiega Fabrizio Piller Roner, presidente del Consorzio Dolomiti e titolare di due alberghi a Sappada, l’Haus Michaela e il Venezia.
«Del resto oggi (ieri, ndr) il meteo aiuta, la giornata è meravigliosa, perfetta per aprire il ponte di Ferragosto». Del resto, aggiunge Piller Roner, «guai se non ci fosse gente in questo periodo». La stagione è iniziata in maniera decisamente diversa rispetto a quella dell’anno scorso: «L’estate è partita in sordina, luglio evidenzia un calo rispetto al 2015, perché il meteo non ha favorito gli arrivi di turisti. Faceva freddo, ha anche nevicato in quota in un paio di occasioni. Agosto sembra stia andando meglio, ma ci riserviamo di fare un bilancio alla fine del mese». A Sappada la stagione si chiuderà simbolicamente con la manifestazione Sappamukki, prevista nel week end del 10-12 settembre.
Pare andare meglio in alto Agordino. «La stagione è in linea con quella del 2015», spiega Renzo Minella, che ben conosce la zona di Falcade e del Passo San Pellegrino. «C’è un ritorno alla montagna, i turisti la scelgono come meta di vacanza anche perché in questi ultimi due o tre anni i servizi e le attrazioni sono aumentate anche sul versante bellunese delle Dolomiti. Ci sono molte occasioni per vivere la montagna: eventi, percorsi per gli escursionisti, possibilità di muoversi in bicicletta, impianti di risalita che portano la gente in quota, dove sono state create attrazioni. L’insieme di queste cose fa sì che le persone vadano in montagna».
Eppure si parla di “chiudere”, di limitare la circolazione in montagna. Minella ha un’idea precisa in merito: «Per me i passi sono da lasciare aperti e a pagamento. Però vanno potenziati i servizi alternativi, come le navette, e garantiti servizi come quelli degli impianti di risalita».
Alessia Forzin
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