Decreto antipedofilia, vale per i nuovi rapporti di lavoro

BELLUNO. Dopo la grande confusione generata nei giorni scorsi dall'entrata in vigore del decreto legislativo 39 del 4 aprile, che impone alle organizzazioni che impiegano personale a contatto con i...
Una veduta esterna della sede del Comitato d'Intesa
Una veduta esterna della sede del Comitato d'Intesa

BELLUNO. Dopo la grande confusione generata nei giorni scorsi dall'entrata in vigore del decreto legislativo 39 del 4 aprile, che impone alle organizzazioni che impiegano personale a contatto con i minori di produrre un certificato penale del casellario giudiziale, dopo la mobilitazione delle reti di coordinamento del volontariato come Csvnet e lo stesso Comitato d'Intesa di Belluno, il Ministero della Giustizia ha chiarito i termini entro cui si muove la nuova disposizione legislativa.

Il decreto vale solo nel caso di avvio di nuovi rapporti di lavoro e non nel caso di rapporti già in corso. L'obbligo riguarderà (ad esempio) i nuovi insegnanti, i bidelli e gli istruttori sportivi (non le colf e nemmeno le badanti). L'obbligo di chiedere il certificato non grava su enti e associazioni di volontariato, qualora intendano avvalersi dell'opera di volontari. Da domenica tutti i soggetti identificabili come “datori di lavoro” dovranno chiedere ai nuovi dipendenti o consulenti di produrre il certificato penale. I certificati si possono reperire sul sito del Ministero della Giustizia: https://www.giustizia.it/resources/cms/documents/modello_circolare3apr2014.pdf. Il costo di deposito del modulo è di 20 euro. Onlus, organizzazioni di volontariato, organizzazioni non governative e cooperative sociali potranno usufruire dell'esenzione d'imposta.

Da domenica scorsa tutte le organizzazioni che occupano personale per attività professionali o volontarie a contatto diretto e regolare con i minori devono chiedere l'emissione di un certificato penale del casellario giudiziale (si tratta di un documento che attesta se una persona è soggetta a provvedimenti di condanna definitivi o in materia civile ed amministrativa, nella fattispecie se sono stati condannati per reati contro i minori). In assenza di questo attestato, la sanzione amministrativa per i datori di lavoro è pesante: la multa può andare dai 10 ai 15 mila euro.

Nei giorni scorsi c'è stata una vera e propria mobilitazione da parte del mondo dell'associazionismo, anche bellunese, per contrastare l'imposizione della nuova gabella sulle spalle del volontariato. Il tempestivo intervento di enti e coordinamenti a livello locale e nazionale ha permesso di sciogliere alcuni dubbi nodali che avevano già creato preoccupazione e panico tra le associazioni e i gruppi solidali.

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