Defibrillatore, dal 2016 sarà obbligatorio

Ultima chiamata con il corso del Csi per le società che devono formare propri operatori all’uso dell’apparecchio

FELTRE. Una scatola salvavita. Ma che ha bisogno di persone che lo sappiano usare in caso di necessità. Dall’1 gennaio 2016 la presenza di un defibrillatore – lo strumento che può salvare chi è colpito da arresto cardiaco – sarà obbligatorio in tutti gli impianti sportivi pubblici e privati. E soprattutto, le società sportive dilettantistiche che li utilizzeranno per allenamenti e partite ufficiali dovranno avere persone abilitate a fare funzionare lo strumento. Per questo il Csi di Feltre, grazie alla disponibilità del medico Mauro Fantinel, organizza un corso di formazione diretto proprio ai dirigenti delle società sportive affiliate al Csi di Feltre e Belluno, nonché aperto a tutte le società che svolgono attività sotto l’egida del Coni.

È una sorta di ultima chiamata visto che il tempo stringe. A forza di battere il tasto dell’argomento per sensibilizzare il mondo sportivo bellunese e forse proprio perché tutta la questione del decreto Balduzzi diventa obbligatoria, sono già un’ottantina le persone iscritte, ma il presidente del Csi, Alberto Brambilla, ha affermato che le iscrizioni sono aperte e gli eventuali ritardatari sono ben accetti.

Un appello che sa anche di avviso è arrivato dall’assessore allo sport Giovanni Pelosio: «Ovviamente le società che hanno in gestione gli impianti sportivi comunali dovranno essere in regola con l’entrata in vigore delle disposizioni del decreto Balduzzi. In caso contrario non esiteremo a ritirare la convenzione in essere».

Il Comune di Feltre provvederà ad acquistare grazie al tramire del Csi i defibrillatori necessari a coprire il servizio: «Ne mancano ancora sei», afferma Pelosio, «e poi ne vorremmo tenere uno jolly, da spostare dove necessario, come ad esempio quando ci sono manifestazioni sportive a Pra’ del Moro».

I corsi prenderanno il via il 17 ottobre e proseguiranno il 24, il 7 novembre e poi il 14 e il 21 con gruppi di venti persone massimo. Sarà Mauro Fantinel di Dolomiti Emergency a tenere le lezioni di cinque ore, una di teoria e le altre per la pratica: «C’è un regolamento applicativo nazionale cui si aggiunge un decreto attuativo della Regione Veneto», spiega il medico, «che richiede un impegno economico, ma soprattutto organizzativo da parte delle società sportive. Con questa operazione si diffonde la cultura dell’uso del defibrillatore e delle pratiche di primo soccorso. È un passo avanti notevole».

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