Defibrillatori, arriva Val Belluna Emergenza

L’associazione di volontariato si è resa disponibile con le società sportive per sopperire alla carenza
BELLUNO. Mancano i defibrillatori nelle palestre: Val Belluna Emergenza disponibile a prestare il servizio di supporto fino al 10 dicembre, per quelle società sportive che ne faranno richiesta. «Abbiamo appreso che la Provincia non può garantire la presenza a norma del defibrillatore nelle proprie palestre fino al 10 dicembre, quando dovranno essere sostituiti dei componenti. E questo potrebbe mettere a rischio l’attività sportiva svolta al loro interno da parte delle società sportive», dicono dall’associazione.


Val Belluna Emergenza ha concordato con gli uffici provinciali, che faranno da puro tramite con le associazioni interessate, di offrire gratuitamente per questa contingente, temporanea ed imprevista “emergenza” la presenza delle apparecchiature necessarie e dei propri volontari soccorritori, abilitati all’uso del defibrillatore.


Questo per permettere ai giovani, che praticano lo sport nelle palestre, di seguire regolarmente le proprie attività fino al previsto ripristino delle condizioni idonee dopo il 10 dicembre quando la ditta che ha vinto l’appalto metterà a norma i defibrillatori. Sarà necessaria solo la richiesta da parte delle società sportive interessate valutando tempi e modalità del servizio che Val Belluna Emergenza sosterrà, compatibilmente con la disponibilità di mezzi e personale che sono peraltro costantemente impegnati nelle attività in convenzione di supporto sanitario all’Usl 1. «È un piccolo contributo che Val Belluna Emergenza vuole dare per dimostrare che anche piccoli gesti di collaborazione, solidarietà e positiva convivenza, che sono i fondamenti di un vivere civile spesso messo in secondo piano, possono continuare ad essere invece esempi di costruttiva crescita di un territorio, che pur ne è naturalmente incline, da sempre, nella propria cultura “montanara”, vuoi per necessità o per virtù, dove quel “darsi una mano” torna ad essere attuale in tempi difficili per tutti. Principi dimostrati concretamente, ogni giorno, dai nostri volontari, dai volontari nelle società sportive, nella cultura e nei vari campi. E da tutti coloro che in questo territorio si identificano e che fra queste montagne vogliono vivere, con qualità, ma con le opportunità del resto del mondo. Un piccolo gesto di disponibilità disinteressato a favore della comunità. Anche queste piccole cose, fatte dalla propria gente, fanno di Belluno la prima per la qualità della vita».


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