Della Giacoma (Cgil) lancia l’allarme «Siamo alle prove generali di chiusura?»
AGORDO. «È a repentaglio la salute del personale e degli utenti: siamo di fronte alle prove generali di chiusura?». Gianluigi Della Giacoma, dirigente della Cgil Funzione pubblica, non va per il sottile. A suo giudizio quello che emerge dal reparto di medicina è preoccupante. «Assistiamo a una situazione di carenza di personale», dice «che costringe il primario della medicina a distribuire infermieri e operatori sociosanitari su più reparti a scapito della salute dei lavoratori obbligati a ritmi e standard pesanti e della salute dei degenti». Un quadro che, secondo Della Giacoma, non è affatto imputabile al primario (peraltro persona stimata sia sotto l'aspetto professionale che umano da molti pazienti) «che gioco forza è costretto a tamponare situazioni non create da lui». Da chi allora? «Ci chiediamo la motivazione di tale scelta», dice il dirigente della Cgil «sperando non sia dettata dalle solite esigenze di budget, taglio delle ore di straordinario e mancanza di turn over dei lavoratori». Una preoccupazione che Della Giacoma chiede ai sindaci di fare propria. «Chiediamo un intervento della conferenza dei sindaci per capire se ci troviamo di fronte all'ennesimo depotenziamento del nosocomio agordino», dice «la questione della medicina assieme al trasferimento a rotazione di un tecnico del laboratorio analisi a tempo non definito al laboratorio di Belluno ci fa domandare se siamo di fronte alle prove generali di chiusura e cosa succederà il 1° di gennaio con l'accorpamento ormai certo delle due Usl». Infine Della Giacoma invita cittadini e amministratori a non fermarsi di fronte al progetto di ristrutturazione del pronto soccorso. «Che garanzie hanno i sindaci dell'Agordino rispetto al mantenimento di servizi e standard ad Agordo?». (g.san.)
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