Dentiera smarrita, l’Usl 1 deve pagarne una nuova

AGORDO. Perde la dentiera durante il ricovero in casa di riposo ad Agordo e così l’Usl 1, in quanto proprietaria della struttura, è costretta a riprendergliene una nuova.
Protagonista di questa particolare vicenda è un ospite del Centro servizi per anziani di Agordo, appunto.
Una vicenda incresciosa, come è facile comprendere, per il povero anziano rimasto per qualche tempo senza l’apparecchio necessario per masticare e mangiare.
La denuncia dello smarrimento è arrivata agli uffici dell’azienda sanitaria bellunese alla metà del maggio scorso da parte del figlio della persona che alloggiava nella struttura agordina.
Secondo quanto ricostruito, però, la perdita dell’oggetto risalirebbe ai primi di maggio. Il familiare, quindi, ha chiesto il rimborso della spesa da sostenere per l’acquisto di un nuovo apparecchio, allegando anche il preventivo di spesa dello studio dentistico a cui si è rivolto con l’anziano ospite.
Quando la denuncia è arrivata sul tavolo degli uffici preposti dell’Usl, subito si è aperta un’istruttoria per appurare come fossero andati i fatti e quindi verificare la responsabilità dell’evento. In questa fase “investigativa”, quindi, i vertici aziendali sono venuti a sapere che il paziente era affidato alle cure del centro servizi agordino, quando è stata smarrita la dentiera e in uno stato di forte agitazione. A questo punto l’Usl ha disposto di effettuare tutte le ricerche del caso anche nel servizio di lavanderia, ma senza alcun risultato.
Pertanto, appurata la responsabilità dell’azienda sanitaria, gli uffici legali di via Feltre, che da qualche tempo hanno in carica la gestione diretta dei sinistri per responsabilità civile verso terzi, hanno passato la pratica alla società incaricata di liquidare le somme ai creditori.
La ditta, vale a dire la Contec srl ha quindi elaborato una proposta di rimborso, che mira a coprire le spese sostenute dai familiari dell’anziano rimasto senza la sua protesi dentaria offrendo così la somma di 1.400 euro. Somma che alla fine è diventata di 1.402 euro per le spese di spedizione della fattura fatta pervenire nel luglio scorso.
Con questa somma, quindi, l’Usl ha coperto il danno ricevuto dall’anziano, mettendo fine alla vicenda.
Paola Dall’Anese
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi