Deon compra il 75 per cento di Menarini

BELLUNO. Deon compra casa a Bologna. L’impresa edile bellunese ha preso il 75 per cento della Cogei, la società di costruzioni di Renzo Menarini, l’ex presidente del Bologna Football club. Il 25 rimane alla famiglia felsinea, che conserva il ramo immobiliare, mentre quello delle costruzioni passerà alla famiglia Schillkowski, la proprietaria della struttura fondata nel 1907. Mancano soltanto gli ultimi dettagli, ma le fondamenta sono già state costruite e gli aspetti principali sono già stati sanciti da una stretta di mano tra il bellunese di adozione Klaus e il geometra Renzo.
La nuova società non avrà più debiti, dopo un momento di indubbia difficoltà per gli emiliani e assorbirà dodici dipendenti. Per gli altri ventiquattro, si aprirà la porta della cassa integrazione. Menarini ha sempre detto con grande orgoglio di non aver mai licenziato nessuno e questa operazione gli permette di mantenere la promessa. Anni fa, erano più di un centinaio gli addetti e c’erano cantieri aperti a Milano, Napoli e Palermo, con lavori molto importanti soprattutto a Bologna , tipo il centro commerciale Shopville Gran Reno, il palasport di Casalecchio, il cinema multisala The Space e il teatro Manzoni. La sede legale della Cogei di seconda generazione conserverà la sede legale all’ombra della torre degli Asinelli e della Garisenda per almeno i prossimi sei anni, come è stato richiesto dal sindacato Cgil, ma dal 1 giugno sarà controllata ai piedi del Serva, per la precisione in via degli Agricoltori.
La firma è attesa per venerdì prossimo e decreterà la fine dell’epoca dei Menarini come azionisti unici dell’azienda di famiglia. Non solo Renzo, ma anche la figlia Francesca, che in tempi migliori per il mattone era stata affiancata alla romanista Rosella Sensi, per il suo ruolo di primissimo piano all’interno del Bologna calcio. Era lei che andava in sala stampa, anche per le interviste televisive. La crisi economica ha cambiato tutto e la strada che porta prima in Veneto e poi in provincia di Belluno era l’unica percorribile, per evitare il fallimento di una delle imprese storiche dell’Emilia. Fra l’altro, anche Schillkowski si è occupato a lungo di calcio, con un ruolo quasi altrettanto importante nel Belluno, in C2 e in serie D. Al di là dell’accento inevitabilmente diverso, l’intesa dev’essere stata abbastanza automatica.
Uno dei primi lavori potrebbe essere la ristrutturazione della piscina Dall’Ara, accanto alla tribuna centrale dello stadio di calcio intitolato al presidente rossoblù Renato, sempre per rimanere in campo calcistico. Ma in vista ci potrebbero essere molti altri lavori, anche in un momento in cui gli appalti non sono più abbondanti come una volta. La prossima sfida di Cogei società a responsabilità limitata è questa collaborazione con la Deon e, quindi, l’ingresso di capitali freschi da parte di un’impresa, che evidentemente di problemi del genere non ne sta soffrendo. Altrimenti non avrebbe portato a termine un’operazione così ambiziosa, in un momento tutt’altro che florido per l’edilizia e il mercato immobiliare.
A proposito, Menarini conserva proprio quest’ultimo ramo della vecchia Cogei e, a meno di sorprese positive, dovrebbe chiedere al tribunale il concordato preventivo, in maniera da rinasare la situazione economica e pagare i creditori.
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