Depressione post partum corso ad hoc in ospedale
BELLUNO. Un corso post partum per aiutare le mamme a superare il disagio del momento che segue alla nascita del figlio. È quanto partirà a breve nel reparto di ostetricia e ginecologia del San Martino di Belluno su iniziativa del primario Antonino Lo Re.
«Da sempre ci preoccupiamo di aiutare la partoriente ad affrontare con la dovuta preparazione il momento difficile del travaglio e poi della nascita del figlio, con i corsi a cui invitiamo a partecipare anche i futuri papà», spiega il primario.
«Siamo consapevoli che il parto è un momento della vita di una donna molto importante ma anche molto difficile, ma spesso ci dimentichiamo che anche il periodo successivo non è facile da affrontare. La donna deve fare i conti con una trasformazione dentro e fuori se stessa, deve confrontarsi non solo con questi cambiamenti, ma anche con il neonato, con i suoi tempi e con le sue esigenze», prosegue Lo Re che aggiunge: «E molto spesso, se una puerpera non è sostenuta dalla famiglia e dal marito può cadere nella spirale della depressione. Sono sempre di più i casi, in questi ultimi anni, di donne che si trovano ad affrontare questa situazione, anche perché i tempi attuali sono troppo frenetici e non sono costruiti a misura di gravidanza, anzi. Allora abbiamo deciso di mettere in piedi questo corso, e su questo ho trovato l’accordo pieno e la massima condivisione anche con gli altri colleghi di pediatria», precisa Lo Re.
L’iniziativa sarà avviata a breve e trova la collaborazione multidisciplinare di pediatri, ostetriche e puericoltrici.
«La depressione solitamente si manifesta il primo mese dopo il parto», sottolinea il primario della ginecologia che aggiunge: «I nostri operatori, opportunamente formati, possono identificarne i sintomi e quindi indirizzare la paziente allo specialista». Un altro elemento importante su cui il direttore dell’unità operativa di ostetricia sta lavorando, aderendo a un progetto Unicef, è quello della promozione dell’allattamento al seno.
«Almeno otto donne su 10 allattano nel primo mese di vita del loro figlio e di queste oltre il 50% arriva fino ai sei mesi. Il personale è stato formato e a sua volta sta formando altri colleghi, in questo modo tutto è a costo zero», ci tiene a precisare Lo Re. Sempre rimanendo in tema di nascite, il direttore annuncia che è stato attivato anche un percorso di formazione per la sicurezza in sala parto per medici e ostetriche attraverso corsi residenziali e la lettura del benessere fetale durante il travaglio.
Intanto martedì ci sarà lo sciopero degli ostetrici per chiedere la riorganizzazione dei punti nascita così da rendere più sicura l’attività medica scongiurando denunce e aumenti di premi assicurativi.
Paola Dall’Anese
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