Depuratore di Lentiai, oggi la decisione
BELLUNO. Oggi si conoscerà cosa pensano i sindaci del depuratore all’ex San Marco di Lentiai. Un progetto contestato fin dall’inizio dalla popolazione residente nel comune della sinistra Piave, che si augura venga definitivamente abbandonato. Potrebbe succedere, qualora i sindaci (riuniti oggi in assemblea del consiglio di bacino dell’acqua) dicessero che l’intervento non è necessario.
Il progetto presentato dal Cipa, infatti, prevede che nel nuovo depuratore vengano smaltiti sia i reflui di aziende come Lattebusche e occhialerie, sia quelli civili di Lentiai e della frazione di Busche. Se il consiglio di bacino, organismo nel quale siedono tutti i sindaci della provincia, dirà che non è necessario attivare un depuratore all’ex San Marco per risolvere lo smaltimento dei reflui civili, il progetto del Cipa non otterrà il via libera.
È quello che si augura il Comitato “No al depuratore di Lentiai”. Insieme ai gruppi e alle associazioni che contestano il progetto ha organizzato un presidio per questo pomeriggio, a partire dalle 14.30 davanti alla Provincia. «Ovviamente ci saremo, vista l’importanza dell’assemblea, anche se siamo spiacevolmente sorpresi dalla fretta con cui sono state fatte le cose», spiega il presidente del comitato, Leonardo Daddabbo. «È stata fatta pochissima pubblicità a questa riunione, sarebbe stata auspicabile una maggiore trasparenza».
Il Comitato si aspetta che il progetto del Cipa venga definitivamente bocciato oggi. E poco importa se il consorzio industriali protezione ambiente ha di recente modificato l’intervento, dicendo che l’impianto di Lentiai non tratterà più rifiuti chimici, ma solo biologici. «Questo passo indietro non ci convince», continua Daddabbo. «Non abbiamo capito quali sostanze saranno effettivamente trattate nel depuratore. Inoltre il progetto non ci piace perché sarà privatizzato un impianto pubblico, considerando che i reflui civili di Lentiai sarebbero trattati dal Cipa qualora il progetto passasse. Infine abbiamo il timore che prima o poi il consorzio industriali trovi il modo di rimettere in campo la piattaforma dei veleni, smaltendo nell’impianto anche rifiuti chimici». E se il Cipa ottenesse il via libera,il Comitato si dichiara «pronto a reazioni decise». In passato si era parlato di ricorsi, già ipotizzati anche dall’amministrazione di Lentiai.
Oggi dunque si saprà il destino del progetto previsto per l’ex San Marco. Ma i sindaci discuteranno anche del piano degli investimenti, ovvero tutti quei lavori necessari sulla rete idrica (dagli acquedotti alle fognature ai depuratori) che saranno effettuati nei prossimi anni. E che porteranno ad aumentare la tariffa dell’acqua perché il piano deve essere interamente finanziato dalle bollette degli utenti.
Alessia Forzin
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