Depuratore e post mortem la gestione alla Bellunum

Sarà realizzato un impianto per abbattere i costi molto alti del percolato  Quasi pronto il progetto da sottoporre alla Provincia per la chiusura del sito
BELLUNO. La gestione della discarica di Cordele passa ufficialmente a Bellunum. Con la determina di mercoledì è stato assunto l’impegno di spesa di 63.800 euro relativo al pagamento del corrispettivo per l’integrazione del contratto di servizio che regola i rapporti fra il Comune e la sua partecipata.


In realtà la decisione di affidare la gestione di Cordele a Bellunum risale a qualche mese fa. Il documento che lo attesta è una delibera di giunta di fine febbraio. Il contratto di servizio andava però integrato e firmato e si è arrivati a mercoledì con la determina che chiude l’iter.


Bellunum da un lato realizzerà il microdepuratore che consentirà di abbattere i costi per lo smaltimento del percolato, dall’altro si occuperà della discarica sia nella fase attuale che in quella futura, post mortem. Il depuratore è stato già progettato e la procedura di gara partirà la prossima settimana, fa sapere Bellunum. Per l’affidamento si arriverà più o meno alla metà di luglio. Il costo dell’opera sarà di circa 550 mila euro e lo sosterrà la società.


Con il depuratore sarà appunto depurato il percolato prodotto dalla discarica, il cui smaltimento costa annualmente al Comune circa 300 mila euro. Una parte del materiale dovrà sempre essere rimosso da ditte specializzate, ma il risparmio sarà consistente. Il depuratore dovrà essere realizzato in tempi brevi.


Per quanto riguarda la chiusura definitiva di Cordele, il Comune sta definendo il progetto, da sottoporre alla Provincia, per la gestione del post mortem. Cordele ha cessato di ricevere rifiuti nel 2006, ma solo oggi si arriva alla definizione di questo piano economico-finanziario. Il Comune nel frattempo ha dovuto fare alcuni lavori nel sito (una nuova rete piezometrica, per esempio) e a giorni il progetto (che comprende anche l’investimento per il depuratore) sarà trasmesso alla Provincia.


Dovrebbe concludersi così una vicenda lunga, complessa, ma che rischia di avere strascichi. Cordele non smetterà di produrre percolato dopo il 2021, anno che dovrebbe rappresentare la chiusura ufficiale del sito (saranno allora trascorsi quindici anni dal momento in cui l’ultimo sacchetto di rifiuti è stato depositato nella discarica). Il Comune quindi rischia di doversi ancora occupare finanziariamente, come da contratto di servizio, dello smaltimento di questo liquido.


Inoltre restano da sbloccare i due milioni di euro che sono nel fondo vincolato, in Provincia, costituito grazie ad una parte della tariffa versata dai cittadini che hanno conferito i rifiuti a Cordele per anni. Soldi che devono essere restituiti al Comune. Al prossimo sindaco spetterà il compito di definire tutti questi, non semplici, dettagli.


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