Di Maio: «Appoggio a Torino» domani l’esame del Coni

Il vice premier: come Governo siamo neutrali come M5S siamo con la Appendino il sindaco di Milano si arrabbia mentre Zaia pensa a sottolineare il valore di Cortina
Il ministro del Lavoro Luigi Di Maio durante l'incontro sui riders al ministero del Lavoro con i rappresentanti dei lavoratori, delle piattaforme digitali, dei sindacati e delle imprese, Roma, 2 luglio 2018. ANSA/MASSIMO PERCOSSI
Il ministro del Lavoro Luigi Di Maio durante l'incontro sui riders al ministero del Lavoro con i rappresentanti dei lavoratori, delle piattaforme digitali, dei sindacati e delle imprese, Roma, 2 luglio 2018. ANSA/MASSIMO PERCOSSI

CORTINA. «Come governo siamo neutrali, come Movimento 5 Stelle, rimane l’appoggio totale a Chiara Appendino». Parole pronunciate da Luigi Di Maio, vice premier, che in un articolo pubblicato ieri sulla “Stampa” ribadisce l’appoggio incondizionato dei pentastellati alla candidatura di Torino. Anzi, a quanto riporta l’articolo, Di Maio si è sbilanciato nei giorni scorsi parlando con alcuni del suo movimento in un incontro torinese: «O Torino o niente».

Altre indiscrezioni romane pongono l’accento su un aspetto già detto al nostro giornale anche dal ministro Fraccaro: «Le Olimpiadi non si devono fare per forza, se sono troppo onerose si potrebbero anche evitare». Insomma la partita è tutta aperta, tutta politica, tutta da decidere. Ci deve pensare il Coni che domani prende in esame i dossier.

Nessuna replica su questo fronte da parte del governatore del Veneto Luca Zaia, che sta giocando una difficile partita, sia politica che sportiva.

il fronte milanese. A Di Maio, che si è espresso per Torino, risponde il sindaco di Milano, Giuseppe Sala. «Ho sentito anche Di Maio dire che i sindaci dei 5 Stelle troveranno in lui un riferimento: dice una cosa gravissima. Un ministro che ha un dicastero così importante e che dà una via privilegiata a un sindaco M5S è assolutamente incomprensibile». A chi gli chiede se teme che la decisione sulle Olimpiadi possa essere influenzata dalla politica Sala ha risposto: «Certo che lo temo, sarebbe un errore».

E Cortina? La candidatura di Cortina Dolomiti secondo Zaia corrisponde meglio di Milano e di Torino alle caratteristiche di sostenibilità finanziaria, ambientale e sociale richieste dal Governo.

i costi . Un solo dato per certificarlo: Cortina con Trento e Bolzano non costano neppure 386 milioni di euro, Torino un miliardo e 178 milioni e Milano un miliardo e 598 milioni. Luca Zaia, presidente del Veneto, è dunque convinto che ci sono tutti i presupposti per vincere prima in Italia e poi a livello di Cio.

il presidente zaia. Il presidente Zaia non si sorprende: «È legittimo che ognuno difenda la propria candidatura». Ma il governatore preferisce andare oltre. «Premetto che tutte e tre sono belle candidate e che i dossier sono uno migliore dell’altro, però la proposta tanto più innovativa quanto più calata nella tradizione è la nostra. Mi risulta, infatti, che il Cio cerca di riportare i Giochi invernali nella giusta collocazione. Le ultime furono quelle di Lillehammer nel 1994».

Secondo Zaia, la scelta del Governo e del Coni è più difficile perché Cortina ha scombinato i piani. «Più facile sarebbe stata la scelta tra due città metropolitane, magari 3 se, come mi aveva suggerito qualcuno avessimo optato per Venezia. Cortina, invece, è la candidatura giusta per assecondare la nuova filosofia del Cio».

anche saint mortiz. Ma tecnicamente? «Abbiamo tutto, per questo costiamo meno di un terzo di Torino e Milano. Non abbiamo trampolini da costruire per 40 o 50 milioni di spesa. Le 15 discipline in programma si svolgono tutte in montagna, fra Cortina, Trento e Bolzano. Milano, invece, ne ospiterà 5 in città, 5 nelle sue valli, altre 5 a S. Moritz, in Svizzera. Torino dovrà accoglierne 4 in città, una a Pinerolo e 10 in montagna». —

F.D.M..

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