Diab, accordo per cercare una soluzione

Proprietà e sindacati lavoreranno assieme, confrontandosi regolarmente, per tutelare l’occupazione

La protesta dei lavoratori Diab davanti all'azienda
La protesta dei lavoratori Diab davanti all'azienda

LONGARONE. Diab, proprietà e sindacati lavoreranno assieme, incontrandosi regolarmente, per trovare una soluzione alla crisi che minaccia il reparto Pvc e i suoi 156 posti di lavoro. È questo l’accordo annunciato questa mattina  dall’Unità di crisi aziendali della Regione. Dopo la spaccatura della scorsa settimana e poi la ripresa dei contatti tra le parti, dunque, la vicenda Diab vede un primo risultato concreto: l’impegno di tutti a cercare assieme una soluzione.

«In considerazione delle interlocuzioni avvenute a seguito della riapertura del confronto sulla situazione aziendale», sottolinea così l’Unità di crisi aziendali della Regione, «i vertici di Diab - assistiti da Confindustria Belluno e dai propri legali - e i rappresentanti provinciali delle organizzazioni sindacali di Filctem Cgil  Belluno, Femca Cisl Belluno e Uiltec Uil Belluno, congiuntamente alle Rsu aziendali, hanno raggiunto un accordo circa un metodo di lavoro condiviso finalizzato alla tutela dei lavoratori e della realtà produttiva del sito di Longarone».

«Nello specifico», sottolinea l’azienda, «le parti continueranno a confrontarsi con regolarità e a monitorare l’evoluzione della situazione aziendale, attivando ogni iniziativa utile e strumento applicabile al fine di non disperdere il patrimonio industriale e di competenze rappresentato dallo stabilimento bellunese Diab».

La Regione, da parter sua, assicura che «in stretto raccordo con il ministero dello Sviluppo Economico, continuerà a garantire il supporto necessario alle parti».

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