Diabete, nasce il team per ridurre i rischi in caso di operazione
Al via la collaborazione con i reparti di Chirurgia negli ospedali di Belluno, Agordo e Pieve di Cadore
BELLUNO. Diabete e Chirurgia: un team multidisciplinare all’ospedale di Belluno per garantire il minimo rischio per gli interventi alle persone con problemi glicemici.
Tutti i pazienti diabetici che affrontano un intervento chirurgico di qualsiasi tipo agli ospedali di Belluno, Agordo e Pieve di Cadore, possono ora usufruire di un percorso clinico-assistenziale integrato e finalizzato al controllo ottimale della malattia.
Tale percorso si avvia nel momento in cui il paziente accede all’ambulatorio di Anestesia per pianificare l’intervento e si attua con l’adozione di misure condivise fra medici e infermieri delle unità operative di Anestesia e Rianimazione, Medicina interna e di tutte le unità operative chirurgiche.
Ciò consente di ridurre al minimo i rischi che gli interventi chirurgici comportano per le persone affette da diabete, sia in termini di alterazioni del loro equilibrio glicemico e metabolico, sia di comparsa di problemi renali, cardiovascolari e infettivi, ai quali quetsi pazienti sono particolarmente esposte.
I diabetici nel distretto di Belluno sono circa 6 mila e a questi si aggiungono circa 260 nuovi casi all’anno. Senza considerare i 4 mila del distretto di Feltre. Questi dati fanno chiaramente comprendere quanto elevato sia l’impatto di questa malattia che può essere controllata da un’adeguata terapia, ma che richiede attenzioni costanti per prevenire complicanze anche molto serie.
In ambito chirurgico, «il 10% dei pazienti sottoposti a intervento ha il diabete. E per questi la durata della degenza è superiore a quella delle persone non malate a causa del difficile controllo della glicemia, che comporta un rischio maggiore di infezioni post-operatorie e una mortalità superiore del 50% rispetto alla popolazione non diabetica», dice l’azienda sanitaria.
«È della massima importanza intercettare i pazienti con diabete prima di un intervento chirurgico e ottimizzare il controllo della glicemia prima, durante e dopo l’intervento stesso», dicono dalla direzione generale dell’Usl 1 Dolomiti. «Ciononostante, secondo i dati dell’Associazione italiana medici diabetologi, solo il 48,4% degli ospedali applica un percorso clinico-assistenziale condiviso nella gestione perioperatoria del paziente con diabete».
A Belluno il percorso si è sviluppato a partire dal 2012 con la creazione di un primo team formato da medici diabetologi e anestesisti, coordinato dal direttore della Medicina. «Oggi questo iter», concludono dalla sede amministrativa di via Feltre, «il percorso è stato esteso a tutti i reparti chirurgici delle strutture ospedaliere di Belluno, Pieve ed Agordo, grazie agli sforzi dell’unità operativa di Anestesia e Rianimazione, diretta da Davide Mazzon, di Medicina interna, diretta dal Massimo Boaretto e, naturalmente, di tutte le unità chirurgiche coinvolte».
(p.d.a.)
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