Diabetologia, visite ambulatoriali ridotte

PIEVE DI CADORE. Servizio di diabetologia a ranghi ridotti dall’inizio del nuovo anno. Che ci fosse qualcosa che non andava si erano accorti subito i pazienti che frequentan periodicamente gli...
Belluno 2005. La sede dell' Ulss 1 in via Feltre a Belluno. - La sede della Usl di Belluno
Belluno 2005. La sede dell' Ulss 1 in via Feltre a Belluno. - La sede della Usl di Belluno

PIEVE DI CADORE. Servizio di diabetologia a ranghi ridotti dall’inizio del nuovo anno. Che ci fosse qualcosa che non andava si erano accorti subito i pazienti che frequentan periodicamente gli ambulatori diabetologici di Pieve di Cadore dato che avevano visto ridursi le giornate di ricevimento per le visite. Subito era arrivata la notizia anche all’associazione diabetici bellunese che si è mossa per capire cosa stava accadendo.

Dall’Usl 1 Dolomiti, già alle prese con l’ispezione per il caso del punto nascite e la vicenda della signora che ha partorito in casa a Calalzo, fanno sapere che questa riduzione del servizio è stata dettata «da un intervento del reparto di Medicina per far fronte ad un’esigenza temporanea interna».

Praticamente all’unità operativa di Medicina cadorina, c’è stato bisogno di qualche camice bianco in più e quindi si è dovuto ricorrere ai medici che operano negli ambulatori per i diabetici. Restava, però, sottinteso che qualora ci fossero delle emergenze il paziente poteva rivolgersi al pronto soccorso e quindi, poi, al reparto di Medicina.

Dall’azienda sanitaria bellunese, dopo aver spiegato questa riduzione del servizio, la direzione fa sapere che «da lunedì prossimo l’orario di attività sarà articolato come prima dell’inizio dell’anno in corso», sottolineando inoltre come questo provvedimento non faccia riferimento a carenza di personale per il servizio diabetologico stesso.

Il presidente dell’associazione diabetici bellunese, Duilio Maggis, che sulla vicenda si era informato, sottolinea: «Prima ci tolgono i presidi dalla Regione come aghi pungidito e strisce reattive per risparmiare sulla spesa sanitaria, e ora ci riducono pure il servizio. E poi in una struttura come quella cadorina, necessaria per chi abita nella zona, che venga mantenuto il servizio è fondamentale visto che l’alternativa sarebbe venire a Belluno. E molto spesso i pazienti che afferiscono agli ambulatori diabetologici sono persone con un’età avanzata e per loro diventerebbe difficile arrivare fino al San Martino. Speriamo che da lunedì si possa tornare alla normalità».

Paola Dall’Anese

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