Dialisi peritoneale, successo del corso del passato weekend

PIEVE DI CADORE. Ha avuto un eccellente risconro sotto tutti i punti di vista il primo corso di “dialisi peritoneale” tenutosi in Cadore nello scorso fine settimana, con la partecipazione di oltre...

PIEVE DI CADORE. Ha avuto un eccellente risconro sotto tutti i punti di vista il primo corso di “dialisi peritoneale” tenutosi in Cadore nello scorso fine settimana, con la partecipazione di oltre 100 persone che hanno seguito due intensi giorni di relazioni informative sulla terapia fisica adottata per il trattamento dell'insufficienza renale cronica, meglio conosciuta come “dialisi peritoneale”. Le lezioni si sono tenute nella sala della Magnifica, dirette dai dottori Pierluigi Di Loreto e Giuliano Brunori. Il corso (organizzato da Usl1, Magnifica, Comune di Pieve e Consorzio Pro loco Centro Cadore) ha avuto anche l’appoggio della Società italiana di nefrologia (Sin Reni). Al termine delle giornate di studio, il responsabile del corso, il dottor Di Loreto, ha fatto la sintesi.

«La dialisi peritoneale è una terapia che si fa fondamentalmente a domicilio», spiega, «quindi il paziente non deve venire in ospedale, contrariamente alla dialisi extra corporea per la quale obbligatoriamente si deve andare tre volte alla settimana. E questo in tutte le settimane e in tutti i mesi dell’anno. Qui parliamo di una dialisi molto più fisiologica: l’organismo viene depurato quotidianamente. Di conseguenza il paziente è molto più libero e, se lavora, non perde la sua giornata. Si esegue la dialisi peritoneale di notte e di giorno, si è liberi per la propria attività. E' una dialisi che poi costa molto meno, sopratutto se pensiamo che i malati esterni devono essere trasportati. Il paziente vive meglio, arriva al trapianto in condizioni migliori, perché la dialisi peritoneale è appunto fisiologica».

Perchè avete fatto il corso in Cadore? C’è attinenza coi servizi sanitari del posto?

«Ovviamente l’ospedale di Pieve è inserito nella rete di Belluno. Siamo venuti in Cadore perché abbiamo trovato una location molto bella ed anche per testimoniare che anche chi vive in montagna può fare la propria dialisi in casa. Inoltre noi siamo sempre presenti 24 ore su 24 e sempre pronti per ogni evenienza».

Come s’è trovato a Pieve?

«Molto bene. Siamo stati accolti a braccia aperte e devo ringraziare il sindaco Ciotti, il presidente della Magnifica Renzo Bortolot e la cittadinanza tutta che ci è stata molto vicina. Sono molto contento».

C’erano corsisti e medici provenienti da tutta Italia?

«Sì, abbiamo avuto la possibilità di parlare con esperti in campo mondiale come il professor Brunori. Inoltre il dottor Amici ha steso le linee guida per trattare i pazienti in dialisi peritoneale. Quindi un parterre particolarmente qualificato. Questo fatto ha fatto aumentare molto l’audience. Ritorneremo con piacere in Cadore per fare corsi simili». (v.d.)

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