Diciassette bellunesi insigniti di onorificenze

Ieri in Prefettura la cerimonia di consegna delle medaglie e delle tessere Al termine un rinfresco a base di gelato prodotto con gli attrezzi di una volta
SILVIA DALLE SASSE
SILVIA DALLE SASSE

BELLUNO. L’inno di Mameli, cantato dal Coro minimo bellunese, ha aperto la cerimonia per la consegna delle onorificenze e medaglie al merito, al lavoro e all’onore, che hanno chiuso ieri la Festa della Repubblica.

In una Prefettura gremita da autorità militari, religiose e civili e abbellita dai bonsai del Bonsai Club di Belluno, il prefetto Giacomo Barbato ha letto il discorso del presidente Napolitano, dando poi la parola per un commento e un approfondimento sugli articoli principali della Costituzione, alla Consulta degli studenti e delle scuole in rete perché «come disse don Milani», ha precisato il prefetto, «i giovani sono i sovrani del domani».

La cerimonia è poi proseguita con la consegna delle onorificenze a 17 cittadini bellunesi distintisi nel lavoro, ma anche nel tempo libero, per altruismo e valore morale. Momenti ricchi di emozione per i premiati e anche per i familiari che hanno assistito.

Alla fine, come momento conviviale, tutti i presenti sono scesi al primo piano, dove è stato allestito un piccolo buffet a base di gelato prodotto e fornito dalla Famiglia Nord Reno-Westfalia, dall’Uniteis e dai Gelatieri zoldani e cadorini, che si sono cimentati in una produzione in loco con gli attrezzi di una volta. E per finire una grande torta tricolore è stata servita ai presenti.

Di seguito l’elenco degli insigniti di onorificenze.

Onorificenze dell’Ordine “Al Merito della Repubblica Italia”: Ufficiale: Ennio Da Rold, residente a Belluno; Cavaliere: Maresciallo capo Mauro Alfieri di Forno di Zoldo, Aldo Antole di Belluno; Cavaliere luogotenente Carmine Corcillo, di Puos d’Alpago; Silvio Dalle Sasse di Mel, Gianni De Vecchi, di Sedico; Valentino Rech di Alano di Piave; Loris Albino Santomaso di Rivamonte Agordino.

Medaglie d’onore ai deportati e internati nei lager nazisti: Olivo Lotto di Belluno; Luigi Bruno Possiedi di Feltre; Aldo Soccol di Taibon Agordino; Primo Zadra di Feltre.

Tessere di “Maestro del lavoro” (con almeno 25 ann di attività lavorativa in cui si è distinto per condotta morale): Paolo Callegari di Feltre; Roberto Centelleghe di Sospirolo; Livio Dal Canton di Quero Vas; Graziella De Pra di Belluno; Luigina Mione di Mel.

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