Diciotto alunni a Cibiana dall’asilo alla quinta: ma il Comune ci investe
CIBIANA
Quando la scuola frena lo spopolamento. Le statistiche ufficiali danno Cibiana a quota 377 abitanti. In verità gli abitanti sono 10 in più, 387. A testimonianza che siamo in presenza di una comunità in controtendenza rispetto ai tanti, troppi paesi in declino.
«Quassù apparentemente manca tutto, ma in verità – ammette il giovane sindaco, Mattia Gosetti, che nel tempo libero si dedica alla composizione musicale – abbiamo tutto. Il municipio, la Chiesa, la scuola, l’asilo, l’ambulatorio medico, la farmacia, un ristorante in paese, due al passo Cibiana, l’ospitalità diffusa, un emporio, una cooperativa alimentare. Ed anche una storica azienda, l’Errebi, la nostra Fiat».
Ed ecco il miracolo di Cibiana. La scuola elementare è una pluriclasse di 15 bambini. E poi c’è perfino la scuola dell’infanzia. 8 gli iscritti, ma sono 3 i bimbi che frequentano, perché gli altri seguono i genitori che fanno gli stagionali all’estero, soprattutto nelle gelaterie. Numeri da chiusura del plesso così microscopico. «E invece no – mette le mani avanti Gosetti -. La provincia di Belluno perde mille abitanti l’anno, Cibiana vuole andare in controtendenza. E proprio per questo abbiamo deciso di investire le risorse necessarie per mantenere il presidio scolastico, come primo fattore di identità».
L’asilo può contare su una maestra e un ausilario. Per il tempo prolungato, il pomeriggio, il Comune si è affidato alla cooperativa “Croce Blu” di Belluno che ha preso in gestione il servizio e ha preparato ed assunto una persona del paese. «Un vantaggio per loro, così non devono gestire costi e disguidi dati dalla distanza, una gradita sorpresa per noi» puntualizza il sindaco. Che annuncia un’ulteriore novità: «Ora si apre un ventaglio di possibilità, tra le quali l’estensione dell’orario, dalle 16 magari alle 18, per andare incontro alle esigenze dei nostri concittadini e di eventuali altri genitori interessati dei comuni confinanti».
L’Elementare ha due maestre a tempo pieno, una terza a tempo parziale e un ausiliario. Il Comune ha scucito 16 mila euro solo per assicurare il prolungamento pomeridiano del servizio alla materna. Ma complessivamente stanzia poco meno di 80 mila euro l’anno per mantenere il presidio formativo a Cibiana.
«L’istruzione non ha prezzo», commenta Gosetti. 18 bambini, ovvero numeri da chiusura. Il Comune risparmierebbe accettando il trasferimento in qualche altra sede della Val Boite o del centro Cadore. Lo Stato pure. Fra i banchi dell’Elementare operano Monica Boffula e Cristina Rocco, nonché la maestra di sostegno Giulia Bianchi e il maestro Giuseppe Miccoli, il collaboratore scolastico è Giuseppe Di Benedetto, il maestro di religione Marco D’Ambros, sindaco di Lorenzago.
Fabiana Cavallo è, invece, l’insegnante della Scuola dell’infanzia. Il collaboratore è Giuseppe Di Benedetto. Per il pomeriggio la cooperativa Croce Blu mette a disposizione Aurora Da Col. Ovviamente non manca la cuoca, Mara Toscanio.
La maestra Boffula, appena laureata, nel 1992, è venuta ad insegnare a Cortina. Tre anni fa ha scelto Cibiana per sperimentare un metodo nuovo, “attivo” come lo chiama, che fa sintesi degli insegnamenti Montessori ed altri ancora. Fino all’anno scorso aveva in affidamento una pluriclasse di 15 bambini, dalla prima alla quinta. Ha ottenuto il tempo pieno e le maestre adesso sono tre. Le materie classiche si alternano con l’inglese, i corsi di sci di fondo sulla pista al Passo Cibiana (gestita dall’instancabile Sci Club di Cibiana), il Progetto Scienze con la realizzazione dell’orto (in collaborazione con le piccole aziende locali), la musica – ed ecco Cibiana Tutti in Coro – l’insegnamento del ladino. Basta? No, anche il gioco degli scacchi per educare i bimbi al rispetto reciproco. La tipologia di insegnamento, definita dalle insegnanti come Scuola Attiva, vuole rendere il bambino – come loro stesse spiegano – protagonista dei suoi apprendimenti, per migliorare le competenze disciplinari e per superare il concetto di pluriclasse ed arrivare ad una didattica per classi aperte.
Si capisce da tutto questo perchè i genitori arrivano anche da fuori Cibiana per portare i loro bambini a scuola. Anche se non è comodo spingersi fin quassù. Taluni, è vero, lavorano alla “Errebi”, storica fabbrica di chiavi, che commercia con tutto il mondo e assicura un reddito a decine di famiglie. Ma altri genitori scarrozzano volentieri i figli, sobbarcandosi decine di chilometri, perché apprezzano la vivacità della scuola. E non importa se non c’è lo scuolabus. —
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