Dieci percorsi per scoprire e capire la Grande guerra
BELLUNO. Da Asiago alla Marmolada, sui luoghi della Grande Guerra. Si chiama “Il cammino del centenario” il progetto pensato e realizzato dal Cai Veneto e dall’Ana nazionale. Un progetto che ha portato alla promozione di dieci itinerari alla scoperta dei resti della prima guerra mondiale, nell’anno in cui si ricordano i cento anni dal suo inizio.
«Per il 2015 il Cammino si svolgerà nel mese di luglio con un calendario che prenderà il via sabato 4 sull’altopiano di Asiago e si concluderà domenica 19 ai Serrai di Sottoguda», spiega Alessandro Farinazzo, consigliere del Cai del Veneto e già presidente della sezione di Belluno.
Ieri Farinazzo era ad Asiago alla presentazione del progetto, che ha ottenuto un finanziamento di 28 mila euro dalla Regione. Ideatore del “Cammino del centenario” è Roberto Mezzacasa che, con la collaborazione di volontari Cai e Ana, ha effettuato dei sopralluoghi nei territori d’interesse, necessari a individuare i dieci siti più adatti a essere visitati da gruppi numerosi. «Da questo lavoro è uscita una cartoguida», aggiunge Farinazzo, «in cui sono condensate le notizie essenziali relative a percorsi, manufatti e luoghi. È stata realizzata anche una guida dettagliata, che costituirà un’efficace strumento di promozione del territorio e che verrà messa a disposizione dei turisti».
Tornando alle tappe del “Cammino”, la provincia di Belluno sarà coinvolta a partire da lunedì 13 luglio, con la tappa sulle Alpi feltrine (Rifugio Boz, Passo Finestra, Passo Alvis e Pass de Mura); mercoledì 15 sarà la volta del Monte Celo, nel basso Agordino, e del sottogruppo della Schiara-Talvéna; il giorno successivo protagonista sarà Spiz Zuèl, riservato all’alpinismo giovanile, tra i monti Pelmo e Civetta. Forcella Staulanza, Crep dei Fen, Forcella Alleghe, Crepe sotto Pioda le destinazioni di venerdì 17. Tra sabato 18 e domenica 19 luglio trasferimento al Passo San Pellegrino, per poi fare tappa a Forca Rossa, Malga Ciapèla, Serrai di Sottoguda. Insomma, una sorta di viaggio nel tempo, per capire come sia stato possibile per i soldati sopravvivere per mesi e mesi dentro a freddi ricoveri scavati nella roccia, mentre all’esterno c’era chi montava di sentinella nella tormenta.
Il “Cammino del centenario” è articolato in visite, spesso ad anello, assimilabili ad altrettante escursioni disposte lungo due linee: quella del fronte vero e proprio (dove per anni si alternarono guerra di posizione e violenti scontri) e la Linea Gialla, composta da una serie di fortificazioni costruite dalla popolazione e che avrebbero dovuto arrestare il nemico nel malaugurato caso di cedimento del fronte.
«Il progetto ha una portata nazionale», chiosa Farinazzo, «in quanto sono già moltissime le adesioni che stanno arrivando da tutta Italia. Alle tappe possono partecipare gruppi organizzati, purché assicurati contro gli infortuni in montagna. Nelle diverse tappe, bellunesi comprese, con il Cai collaboreranno Ana e Ctg». Tutte le info sul sito www.caiveneto.it, nella sezione dedicata alla Grande Guerra.(m.r.)
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