Difendersi dalle dipendenze, stanziati 133 mila euro
BELLUNO. Come liberarsi dalla dipendenza dell’alcol, dell’informatica e anche dell’amore? Un’équipe composta da due psicologi, tre attori e un regista coordinati dalle Usl 1 e 2, dall’Ufficio scolastico provinciale e dal Comitato d’intesa-Csv di Belluno cercheranno di aiutare i ragazzi di 10 classi scelte tra medie e superiori della provincia a capire come gestire i problemi in modo “Indipendente”, come si chiama il piano. E al termine del percorso di 8 incontri con gli studenti e altri con famiglie e docenti troveranno il modo di superare le incognite anche grazie all’utilizzo del teatro e della finzione scenica che diventerà una sorta di videoclip da inserire nel nuovo sito www.progetto-indipendente.it. Intanto, su tutti i mezzi di Dolomitibus saranno affissi dei piccoli cartoncini che presentano il piano di prevenzione, come ha spiegato l’ad Paolo Rodighiero.
L’iniziativa, voluta dal Rotary club di Belluno e Cortina guidata da Giorgio Turi, e sostenuta da associazioni e aziende locali e dal Consorzio Bim Piave, è giunta alla sua terza edizione. «Sono stati investiti», spiega Angelo Paganin che coordina il piano, «133 mila euro in questo piano rivolto non solo alle scuole ma anche alle società sportive e ai gruppi culturali e ricreativi che operano a favore degli adolescenti». «L’intento è di sviluppare una coscienza critica verso le dipendenze e i comportamenti a rischio», precisa Alessia Munaro che segue il piano. «Vogliamo stimolare i ragazzi a comprendere e gestire i loro nuovi bisogni. Tra questi rientrano anche la necessità di comprendere e saper destreggiarsi tra la dipendenza d’amore intesa come un sentimento che prende totalmente l’attenzione, ma che fa stare anche male, oppure la dipendenza dall’informatica, dai telefonini dai vari social network che limitano la capacità di relazionarsi con gli altri».
Un progetto che in primavera vedrà coinvolta anche l’Ascom. «Noi come sindaci siamo attenti ai problemi dei nostri ragazzi e ci saremo sempre per iniziative di questo tipo», ha ribadito anche il vicepresidente del Consorzio Bim, Mario Manfreda. (p.d.a.)
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