Diffamate su Facebook: «Basta fare sesso con il sindaco»
SAN NICOLO' COMELICO. Perizia psichiatrica, dopo la diffamazione su Facebook e Whatsapp. Deborah Ianese se l’era presa con due donne, madre e figlia, facendo pesantissime allusioni a sfondo sessuale. La figlia del sindaco Giancarlo usava tutti i social per sostenere che l’una era l’amante di suo padre e doveva smetterla al più presto «di fare bordello sotto casa». L’altra, invece, era «una ninfomane come la madre». . Nel 2016, tutto era cominciato con un post pubblicato su Facebook, che era stato letto da un amico e riferito alla più giovane: da quel momento, una sofferenza lunga un anno, che ha raggiunto il culmine con la chiusura del locale che le due donne gestivano in paese e con il ricovero in ospedale della più anziana, talmente provata per questa vicenda da aver perso molti chili: «Le stava bene il pigiama di una bambina di 10 anni».
Il locale pubblico era stato gestito grazie alla vittoria di un bando di concorso: «Sei anni più altri sei, ma Ianese sosteneva che ce l’eravamo aggiudicate, grazie a un complotto. Favori sessuali nei confronti dello stesso primo cittadino», con il quale «si sarebbe sniffata cocaina». Messaggi su Facebook, ma anche audio e video su whatsapp, nei quali compariva senza problemi l’imputata. Come era riuscita ad avere il numero di telefono? Il recapito era il cellulare in uso al bar. Facile.
A proposito, nel locale di un paese così piccolo si parlava spesso di queste illazioni. Magari nessuno ci credeva, ma il clima si era fatto pesante lo stesso; meglio chiudere. Quando la madre di famiglia è stata ricoverata, le è capitato di vedere la Ianese nell’atto di mostrarle il pugno o di farle il gesto del taglio della gola. Questo l’ha confermato l’altra figlia che partecipava alla gestione del bar, ma non è mai stata direttamente coinvolta in diffamazione e atti persecutori.
Ianese è difesa dall’avvocato Rui, che aveva chiesto una perizia psichiatrica ed è stato accontentato. Il giudice Feletto ha convocato lo psichiatra Franceschini per il 13 maggio, quando ci sarà soltanto il conferimento dell’incarico. Il medico si prenderà il tempo necessario per la perizia. Le due donne si sono costituite parte civile con l’avvocato friulano Palermo e, se potranno, chiederanno un risarcimento danni. —
Gigi Sosso
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