Differenziata, sfondato il muro dell’80%

Dati lusinghieri nel Feltrino. San Gregorio si conferma il comune migliore (84,54%), davanti a Cesio e Santa Giustina
Di Raffaele Scottini

FELTRE. Continua a migliorare la raccolta differenziata a livello comprensoriale: nel primo semestre del 2015 è stata superata la soglia dell'80 per cento. A dirlo sono i dati dell'Unione montana, che conferma la sua vena “riciclona”, toccando l'80,48 per cento rispetto al 79 con cui si era chiuso il 2014.

Le percentuali elaborate dall'ufficio ecologico associato riscontrano una variazione percentuale media rispetto all'anno scorso dell'1,48 per cento in più, che dimostra il progressivo miglioramento della raccolta differenziata dei Comuni del Feltrino.

Sul gradino più alto del podio si conferma San Gregorio, che vola all'84,54 per cento (era primo anche a fine 2014, ma ha migliorato il vecchio 83,75 per cento). Secondo Cesiomaggiore, che guadagna una posizione, con un balzo all'82,98 per cento di differenziata. Terza Santa Giustina con l'82,49, mentre Quero-Vas, che nel 2014 occupava il secondo posto tra i Comuni virtuosi, scende al quarto con l'81,91 per cento. Sopra l'80 per cento anche Feltre (unico Comune con i cassonetti stradali a calotta elettronica per il secco), che con l'81,22 per cento è in miglioramento rispetto al vecchio 80,52, anche se perde una posizione (nel 2014 era quarta). Fanalino di coda Sovramonte con il 75,32 per cento dietro ad Arsié con il 75,77 e Lamon con il 76,19. Al centro della classifica gli altri: sesta Pedavena con il 79,78, settimo Fonzaso con il 79,48, ottavo Seren con il 77,86 e nono Alano con il 76,40.

Comune per Comune, si può notare comunque che tutti hanno avuto un aumento della percentuale media di raccolta differenziata. Spicca Fonzaso con un più 6,46 per cento.

Soddisfatto il presidente dell'Unione montata Federico Dalla Torre, cge analizza i numeri del primo semestre: «La percentuale di raccolta differenziata non è solo un parametro utile a fine statistico o per vedere quali sono gli enti più virtuosi, ma anche un numero che consente di capire quali sono i margini di miglioramento per quanto riguarda la corretta gestione dei rifiuti», commenta con soddifsazione .

«Si confermano i risultati molto lusinghieri di questi anni, ma i Comuni hanno ancora margini di miglioramento», sottolinea il presidente, «ragion per cui la guardia non va mai abbassata, perché una corretta gestione al problema permette a tutti di avere dei benefici e delle insperate risorse a disposizione».

Facendo un confronto coi valori medi del 2014, si può notare che il rifiuto complessivo raccolto è diminuito del 4,55 per cento. Significativa la riduzione del secco residuo (meno 6,31 per cento) e degli ingombranti (meno 13,77 per cento) che sono quella tipologia di rifiuti che finisce per buona parte in discarica o al termovalorizzatore e quindi con maggior impatto sull'ambiente.

Purtroppo si sono ridotte sensibilmente anche le quantità di frazioni di raccolta differenziata rispetto quelle medie del 2014: si segnala in particolare il calo delle ramaglie (meno 49,04 per cento) e dei Raee, cioè dei rifiuti da apparecchi elettrici ed elettronici (meno 12,34 per cento).

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