Difficile creare una zona franca provinciale

I pro e i contro messi a confronto: a Livigno il Comune ha riequilibrato il prezzo del gasolio per difendersi dall’assalto dei Tir

BELLUNO. La specificità della provincia di Belluno può passare attraverso la classifica defiscalizzazione di cui potrebbe godere una zona franca? L'assessore regionale Gianpaolo Bottacin, che sta perfezionando la proposta di legge statale, ritiene di sì. Chi, invece, sta lanciando e rilanciando un Comelico e una Sappada come Livigno, sostiene di no, perché il territorio fiscalmente agevolato sarebbe troppo ampio.

I fautori del Comelico detassato ricordano che lo Stato a Livigno non concede alcun trasferimento, per compensare appunto i benefit. Nel territorio extra-doganale del Comune di Livigno è infatti istituito un diritto speciale su benzina, gasolio, tabacchi lavorati, alcol etilico, tutti generi introdotti in esenzione da imposta sul valore aggiunto (Iva) e da accisa. L'ammontare di questo diritto? È determinato di anno in anno dal Ministro dell'economia e delle finanze - sentito il Comune - con decreto annuale e non può eccedere il 50% delle aliquote praticate in ambito nazionale. L'accertamento e la riscossione di questo diritto sono di competenza del Comune di Livigno, che provvede con proprio regolamento a disciplinarne l'applicazione. Quindi siamo in un regime di piena autonomia, per la verità come la Regione vorrebbe accadesse per la provincia, anzi per l'intero Veneto. Le somme della riscossione non vengono inviate a Roma, ma restano di competenza del Comune, il quale - attenzione - provvede a devolvere annualmente alla Provincia di Sondrio una compartecipazione del 6%, da vincolare alla realizzazione di opere e infrastrutture di interesse pubblico o a interventi a tutela dell'ambiente. Dunque, la determinazione annuale della misura del diritto speciale, consente agli amministratori di Livigno di valutare ogni anno le proprie esigenze economiche strettamente legate all'applicazione dei diritti stessi, in relazione alla necessità di tutelare il territorio ed il suo ambiente, per soddisfare la sua vocazione turistica e di attrazione naturale.

In questa ottica il Comune, negli ultimi anni, per contenere l'afflusso degli automezzi e soprattutto degli autocarri che convergono in città per rifornirsi di carburanti, ha riequilibrato il prezzo del gasolio con diritti speciali in misure diverse a seconda della destinazione di questa risorse, se a riscaldamento o ad autotrazione.

Esempio: se il Comelico e Sappada godessero dei carburanti agevolati, le loro valli sarebbero invase quanto meno dai bellunesi e dai friulani. Per non subire un danno ecologico, i prezzi verrebbero fissati in base alle diverse opportunità. Non si vogliono mezzi pesanti in Comelico? Niente sconti. A Livigno è accaduto che le differenti misure hanno ridotto sensibilmente il traffico degli autocarri, con benefìci per la salvaguardia del paesaggio e per la circolazione stradale.

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