Difficile smaltire la differenziata: la bolletta dei rifiuti aumenta del 15%
FELTRE. Brutta sorpresa sotto l’albero di Natale per i contribuenti dei Comuni che rientrano nell’Unione montana feltrina. Nel 2019 è stimato un aumento della bolletta per i rifiuti tra il 10 e il 15 per cento. La colpa non è dei cittadini che anche quest’anno hanno proseguito nel differenziare correttamente la spazzatura mantenendo la percentuale ben oltre la media regionale con alcuni Comuni nell’assoluta eccellenza anche a livello nazionale. Ma se i due termovalorizzatori presenti in Veneto stanno già lavorando a pieno regime per smaltire l’immondizia che arriva da Roma e da Napoli e se la Cina ha ridotto drasticamente la richiesta di rifiuti perché ormai ne produce già abbastanza di propri, allora liberarsi dell’immondizia che si accumula negli ecocentri della nostra regione, compresi quelli nel Feltrino, allora diventa più complicato e più costoso. Così, il vicepresidente dell’Unione montana feltrina, Dario Scopel, nella veste di assessore competente, ha fatto due conti assieme all’Ufficio ecologico dell’ente, e ha ipotizzato una spesa per il 2019 che crescerà in percentuale dal 10 al 15 per cento. Costo che giocoforza andrà a riflettersi sulle bollette dei cittadini. In ogni caso, malgrado l’aumento, la tariffa applicata sarà comunque più basse del Veneto.
I DATI
Quelli del 2017 hanno confermato San Gregorio nelle Alpi come paese più virtuoso del Feltrino con oltre l’85 per cento di differenziata. Sul podio salgono anche Quero Vas con l’84,43 per cento e Cesiomaggiore con l’83,78. Ma altri Comuni sono oltre l’80 per cento e perfino Arsiè, che risulta fanalino di coda con il 73,52 per cento, fa la sua figura nel Veneto che ha una media del 73,6. «Questo significa che i cittadini hanno dimostrato e dimostrano una buona sensibilità nel confronti della differenziata», spiegano Dario Scopel e il responsabile dell’Ufficio ecologico dell’Umf, Stefano Pauletti, «ed è logico che di fronte al loro buon agire si aspetterebbero ulteriori sconti in bolletta. Purtroppo il meccanismo virtuoso del Veneto si è inceppato per una serie fattori, alcuni dei quali esterni e che coinvolgono la catena dello smaltimento a livello mondiale. Giusto ringraziare i cittadini e dire loro di continuare perché senza queste percentuali di raccolta differenziata la bolletta sarebbe ancora più salata».
INGOMBRANTI COSTOSI
Lo smaltimento di questo tipo di rifiuti è cresciuto decisamente. Dai 118 mila euro del 2016 si è arrivati a 166 mila di quest’anno per il 2019 la stima è ancora in crescita. In pratica da 180 euro a tonnellata il prezzo arriverà a 195 euro. «Un grosso problema», aggiunge Scopel, «è quello degli imballaggi che incidono fortemente per la plastica e il vetro, anche se qui entra in gioco la politica a livello nazionale sulla quale possiamo fare poco, se non continuare a differenziare correttamente».
NEL 2019
Entro l’estate dell’anno prossimo sarà esperito il bando per la raccolta stradale: «Finora il costo del servizio non ha mai avuto modifiche sostanziali», aggiunge ancora l’assessore Dario Scopel, «vedremo se con questa gara ci saranno novità di sorta». —
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