Diffida della Regione alla Coop Athena «Iniziate i lavori»

Centro per disabili di Laggio finanziato con 5.1 milioni di euro la proprietà spiega le difficoltà incontrate e promette l’opera
Di Nicola Cesaro

VIGO DI CADORE. Arriva il pressing della Regione sulla casa di accoglienza per disabili di Laggio. Lo scorso 14 aprile il direttore generale dell’area sanità e sociale, Domenico Mantoan, ha inviato un sollecito al presidente della cooperativa Athena di Padova – titolare del progetto – intimando l’avvio del cantiere entro un massimo di 120 giorni. Un monito, questo, che arriva a tre anni e mezzo dalla concessione del finanziamento regionale che sta alla base dell’iniziativa. La cooperativa ha rassicurato immediatamente la Regione, affermando che l’inizio dei lavori avverrà entro il 30 settembre, ed evidenziando contestualmente tutti gli ostacoli – soprattutto di natura burocratica - che il progetto ha incontrato fino ad oggi.

L’iniziativa. Con il decreto della Giunta regionale 2517 del 2011, la società cooperativa Athena di Padova – presieduta dal piovesano Moreno Lando – ha ottenuto un finanziamento di 5.177.500 euro. Il fondo, che la cooperativa dovrà comunque restituire entro 25 anni, era destinato alla ristrutturazione e all’ampliamento della Casa per Ferie Soggiorno Alpino, realtà gestita dall’Associazione famiglie rurali Sinistra Piave.

Nata come ospedale, questa struttura non è mai decollata, garantendosi un’utenza per limitati periodi dell’anno. È quindi maturata l’idea di utilizzare il complesso per realizzare una struttura d’accoglienza per disabili e famiglie, con una formula che - a detta della cooperativa - si può riscontrare solo in un’altra struttura austriaca. Il 27 dicembre 2012, a finanziamento ottenuto, Athena ha acquistato il 70% del complesso edilizio e il 28 febbraio 2013 ha inoltrato la richiesta di permesso a costruire. «Abbiamo tuttavia incontrato degli intoppi di percorso» spiega Lando, presidente di Athena «Nell’ambito dell’intervento è stata imposta in particolare la permuta di una porzione di terreno, una strada, appartenente al demanio comunale. Per ottenere dei permessi ministeriali abbiamo perso almeno un anno e mezzo e ora attendiamo solo la firma del Comune».

Il pressing. Il 14 aprile la Regione, per mano del dirigente Mantoan, ha “bacchettato” Athena: «Visto il notevole lasso di tempo trascorso dall’assegnazione e la finalità del progetto stesso, si invita codesta cooperativa a iniziare i lavori entro 60 giorni dalla data di arrivo di questa comunicazione. È concessa una sola proroga di altri 60 giorni, purchè motivata adeguatamente».

Mantoan invita la cooperativa a comunicare eventuali impedimenti entro il 30 aprile, annunciando in questo caso la «revoca del finanziamento per evidente lesione dell’interesse pubblico. Tale situazione comporterà la restituzione in quote costanti annuali, della somma pari a euro 101.361,77 (ossia i 2,53 milioni liquidati divisi nei 25 anni previsti per il rimborso) a partire da giugno 2015».

Il 27 aprile il presidente Lando ha risposto alla Regione, esprimendo da subito «un certo stupore per tale prescrizione che non trova in alcun modo riscontro in nessun documento o impegno formale assunto tra le parti. Le motivazioni dell’invito appaiono comprensibili alla luce delle finalità del finanziamento concesso, ma è evidente che non potranno essere addossate a questa società le tempistiche burocratiche per l’ottenimento dei permessi a costruire».

Lando ha quindi dettagliato questi ritardi, scrollandosi di dosso ogni responsabilità e invitando la Regione a posticipare i termini indicati nel sollecito. Lo stesso presidente assicura: «Entro settembre contiamo di avviare la ristrutturazione del complesso e in 14 mesi i lavori saranno conclusi».

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